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Marche: redditi del 2019 pari a 20.285 a contribuente Il reddito medio dei marchigiani è inferiore alla media nazionale (21.641 euro) e a quella delle regioni del Centro (22.446)

di Alessandro Pignatelli
26/06/2020
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Sono pari a 22,4 miliardi di euro i redditi dichiarati da 1,1 milioni di marchigiani nel 2019. Per un valore medio di 20.285 euro. L’81,5% di questi redditi deriva da rapporti di lavoro dipendente e da pensione. I dati sono stati comunicati dal Mef e sono relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2019, poi elaborati dall’Ires Cgil Marche per opera di Elisa Marchetti.

“Questi dati rendono evidente come i lavoratori dipendenti e i pensionati si accollino il carico maggiore di imposte dirette – dichiara Daniela Barbaresi, segretaria Generale della Cgil Marche – Dal 1°luglio, 16 milioni di lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga con il taglio dell’Irpef definito con la Legge di Bilancio di quest’anno: un primo importante passo, frutto della mobilitazione del sindacato. Ora però bisogna andare avanti per una riforma che garantisca un fisco più equo e progressivo per abbassare ulteriormente le imposte ai lavoratori ed estendere anche ai pensionati la riduzione fiscale. E questo innanzitutto per ragioni di giustizia redistributiva ma anche per favorire il rilancio dei consumi in questo difficile momento economico. E’ necessario poi rendere effettiva la lotta all’evasione fiscale sostenendo in maniera decisa la tracciabilità dei pagamenti e la forte riduzione nell’uso dei contanti”.

Il reddito medio dei marchigiani è inferiore alla media nazionale (21.641 euro) e a quella delle regioni del Centro (22.446). Nella classifica regionale, le Marche sono al 12esimo posto, dopo Toscana e Umbria, in ultima posizione per quanto riguarda il Centro.

Ancona registra il reddito medio più elevato con 21.592 euro, seguita da Pesaro-Urbino con 20.403 euro, Macerata con 19.829 euro e Ascoli Piceno con 19.171 euro; a Fermo, si registra il valore più basso con 18.640 euro. Il 43,2% dichiara un reddito inferiore a 15 mila euro, lo 0,6% ha dichiarato più di 120 mila euro. Nella fascia fino a 26 mila euro, c’è il 76,9% dei contribuenti delle Marche, cui corrisponde il 50,3% del reddito complessivamente dichiarato nella regione. L’1,9% è nella fascia superiore ai 75 mila euro e dichiara l’11,8% del reddito complessivo.

Il reddito medio da lavoro dipendente è di 19.124 euro (media nazionale 20.817, del Centro 21.154). Ad Ancona abbiamo 20.182 euro, a Fermo il più basso con 17.466. Coloro che dichiarano un reddito da lavoro dipendente sono 595 mila per complessivi 11,4 miliardi di euro di reddito, pari al 50,6% dei redditi totali dichiarati nelle Marche.

Il reddito medio da lavoro autonomo è di 43.296 euro, le spettanze dichiarate dagli imprenditori (solo i titolari di ditte individuali) sono di 19.388 euro annui, i redditi da partecipazione ammontano a 15.540 euro. Per i fabbricati vengono dichiarati mediamente 1.129 euro. Il reddito medio da pensione risulta essere di 16.601 euro, a fronte di valori medi nazionali di 17.873 euro. Nelle Marche coloro che dichiarano un reddito da pensione sono 417 mila per 6,9 miliardi di euro di reddito, pari al 30,8% dei redditi complessivamente dichiarati.

Nel 2019, ci sono poi 43 mila lavoratori dipendenti cui è stato erogato un premio di produttività a tassazione sostitutiva, pari al 7,2% lavoratori totali (9,4% la media nazionale): è estremamente basso il numero di lavoratori che percepiscono premi di produttività. Il valore medio dei premi è di 1.210 euro che colloca le Marche al 16° posto a livello nazionale. Dunque, rispetto alla media nazionale, non solo nelle Marche ci sono meno lavoratori che beneficiano dei premi, ma anche gli importi risultano più bassi. Ci sono, infine, 5 mila lavoratori dipendenti (1% del totale) con benefit il cui valore medio è di 760 euro annui.

Tags: CDEARTICLEDichiarazione dei redditiMarche
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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