Ora che il lockdown è terminato sono molti gli italiani che, dopo lo stop forzato, si sono rimessi in pista a fare sport. E in tanti si ritrovano (o rischiano di ritrovarsi) alle prese con strappi muscolari o infiammazioni dei tendini. In questi casi, può essere utile per inquadrare il problema e la sua precisa localizzazione ed entità, sottoporsi a un trattamento chiropratico come spiega Jason Chapko di Static Chiroterapeutica di Roma.
«Per un atleta è molto importante che il fisico sia in ottima forma e in modo particolare ha bisogno che le articolazioni e i muscoli siano in perfetto rapporto fra di loro – sottolinea il chiropratico del centro medico in piazza Libertà che dal 1971 si occupa del benessere della schiena grazie a un’equipe di chiropratici, medici e terapisti specializzati nella prevenzione e cura delle affezioni della colonna vertebrale -. Fra le varie specialità che seguono la medicina sportiva in genere è solo la chiropratica che dà importanza alla mobilità delle articolazioni e soprattutto al rapporto osteo-neuromuscolare: se l’articolazione funziona bene la muscolatura è in grado di raggiungere il massimo di potenzialità per ciò che riguarda la flessibilità e la tonicità».
Nelle varie discipline sportive gli atleti tendono a usare sempre alcune parti del loro corpo proprio perché la disciplina lo richiede e ne consegue un’alterazione o deformazione articolare. «Inizialmente – prosegue Chapko – grazie alle buone compensazioni del nostro corpo queste articolazioni non danno sintomatologia dolorosa, ma se queste alterazioni non vengono rimosse possono creare stiramenti muscolari, dolori acuti, tendiniti».
Ma perché è importante che un atleta faccia abitualmente controlli chiropratici? «Perché la chiropratica è in grado di correggere le alterazioni meccaniche delle articolazioni – prosegue Chapko -. Ad esempio, i podisti possono avere strappi muscolari agli arti inferiori dovuti ad un problema meccanico del bacino, mentre i tennisti, oltre alla scoliosi della colonna vertebrale, hanno dolore in regione cervicale irradiato agli arti superiori dovuto all’atteggiamento del collo durante l’attività agonistica. La chiropratica interviene nel primo caso a livello delle articolazioni del bacino e della colonna lombo-sacrale, nel secondo caso delle vertebre del rachide cervicale. Chiaramente in un atleta non tutti i fattori si possono cambiare (altezza, peso, struttura corporea) e quindi per un migliore rendimento è giusto che ogni articolazione sia funzionale all’attività fisico-sportiva svolta».
SCOPRI DI PIÙ
Visita il Sito Static Chiroterapeutica