Gregorini (Cna Marche): “Sono ottimista: turismo riprenderà”

“Gli ultimi provvedimenti del Governo puntano più al ristoro che al rilancio dell’economia”. Parzialmente insoddisfatto di ciò che l’esecutivo sta facendo in questa fase è Otello Gregorini, segretario regionale della Cna Marche, che aggiunge: “Stiamo superando l’emergenza sanitaria e ora è più chiara l’emergenza economica che stiamo affrontando. Da noi, nelle Marche, solo l’1 per cento delle attività è ancora chiusa, va un po’ meno bene per gli alberghi. Certo, la riapertura non è stata uguale per tutti, prendiamo il caso di ristoranti e servizi alle persone, che devono superare problemi più importanti, dal distanziamento alla riduzione di coperti”.

Sarà però l’autunno il vero banco di prova: “A settembre/ottobre ci arrivano tutti grazie ai provvedimenti di sospensione dei pagamenti e di moratorie, ma poi? Da adesso a quel momento le aziende devono compiere le scelte giuste. Serve maggiore liquidità per mettere le imprese nelle condizioni di fare scelte necessarie a essere competitive in autunno e successivamente”. È lo Stato che deve pensare alle risorse, “che naturalmente arriveranno dall’Europa perché noi siamo in debito. In questo modo, rilancerà l’economia. Vedo come positivo l’ecobonus che stimola all’investimento. A questo punto, facciamolo per tutti gli appalti cantierabili”.

Per vivere al meglio questa fase, poi, “bisogna mandare messaggi più univoci e rassicuranti ai cittadini nel campo del commercio e dei servizi. Non bisogna essere troppo rigidi perché il cittadino adesso un po’ si trattiene dal fare acquisti e invece deve essere portato a comprare. La disponibilità a spendere esiste, secondo me, e questo discorso non vale solo per il commercio, ma anche per parrucchiere ed estetista. Il consumatore non deve ritrovarsi con troppe cose da dover fare prima di entrare in negozio perché a quel punto desiste. Dobbiamo tornare a vivere in maniera quasi normale. Serve serenità in questa fase, oltre a maggiore risorse dall’Europa. E insistere su provvedimenti come l’ecobonus, la banda, il digitale. Infine, riformare la burocrazia che ci ammazza e il fisco. Sono due nodi strutturali che ci affliggono da una vita”.

Nelle Marche, a soffrire particolarmente, è stato il calzaturiero: “Nell’ambito della moda e a causa della stagionalità. L’altro settore in crisi è sicuramente quello turistico con hotel, ristoranti e trasporto persone. Ma io credo che da noi si possa riprendere e si possano fare due buoni mesi di luglio e agosto, Già adesso vedo che si sta tornando agli standard soliti. Gli italiani hanno voglia di girare, gli hotel si devono attrezzare. Da noi, questo settore pesa tantissimo. È invece andata un po’ meglio a edilizia e metalmeccanica”.

Cna Marche ha sotto la sua ala pure il settore Cinema e Audiovisivo, un comparto che ha perso molto nel lockdown: “Noi ci siamo impegnati in attività nel mondo del teatro e della musica. Questa è una categoria che ha beneficiato poco degli interventi statali. Speriamo che in estate, con gli spettacoli all’aperto e con quelli al chiuso, anche se con capienza limitata, si possa riprendere. Ora bisogna solo dargli una mano, in autunno – sperando non ci sia una seconda ondata – si ricomincerà a lavorare. Non dimentichiamo che cinema e audiovisivo hanno un indotto molto ampio che rischia di non essere coperto dagli ammortizzatori sociali”.

Nelle Marche c’è un potenziale pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata tra le pieghe della crisi: “Sì, è latente, non reale. Sappiamo che potrebbe capitare. Naturalmente, e torniamo al discorso di prima, se ci sarà maggiore liquidità, le imprese non troveranno difficoltà a reperire denaro e dunque non forniranno il pretesto perché la malavita si insinui nelle vesti di salvatore/usuraio”.

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