Il titolare di ‘Liquorificio M.C.P. di Cappelletti Maurizio & C. sas’ esorta i colleghi: “Non piangiamoci addosso. Cerchiamo di trasformare la difficoltà in nuove opportunità di crescita”
La ripartenza, cosa si sente di dirci su questa fase molto attesa?
“La nostra azienda ha visto questo momento di difficoltà come un’opportunità di rinnovarsi e cercare nuovi canali per arrivare a nuovi clienti. Il rinnovamento della società è stato un momento positivo”.
Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa suggerirebbe?
“Il lavoro va sempre svolto in sicurezza. Si potrebbe fare sempre meglio, ma abbiamo notato disponibilità dai ristoratori, che sono il nostro principale cliente. Sinceramente c’è però ancora tanta incertezza che non saprei quali modifiche si possono attuare. L’unica cosa che secondo me va fatta e non è stata fatta è dare più finanziamenti a fondo perduto alle attività. Altrimenti per l’operatore risulta molto difficile rischiare”.
Quali timori sente? Quali progetti?
“Siamo molto fiduciosi e vediamo di buon auspicio la cosa. Stiamo puntando sulla grande distribuzione, la nostra azienda sta crescendo ed abbiamo riscontrato buoni risultati. Vedo che il prodotto sta piacendo e a differenza di molti altri, per fortuna abbiamo notato una crescita e sempre maggior interessamento nei confronti dei nostri prodotti. Come progetti, abbiamo sia quello di far crescere l’e-commerce, quindi il dettaglio, ma anche e soprattutto la grande distribuzione”.
Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?
“Vorrei condividere un pensiero positivo: bisogna vedere questo momento di difficoltà come un’occasione per rinnovarsi e per crescere. Non bisogna buttarsi giù e piangersi addosso, ma cercare di creare nuove opportunità”.
Sentiamo dire “ce la faremo”. Lei concluderebbe la frase con un punto interrogativo o esclamativo?
“Esclamativo, assolutamente”.
La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?
“Cercare di implementare con le produzioni e con le vendite, di comunicare con gli altri il nostro mestiere, cercare di sostenere le imprese locali ed italiane e comprare prodotti made in Italy per favorire il processo di rinascita”.