Patto per la rinascita di Assisi: parole chiave, innovazione sociale e sicurezza

Innovazione sociale e sicurezza: sono le due parole chiave che ha usato Stefania Proietti, sindaco di Assisi, nel presentare in diretta streaming i dieci punti che compongono ‘Un Patto per la Rinascita di Assisi’. Un piano dettagliato, ma che fino al 5 giugno potrà essere integrato dalle proposte che arriveranno dai cittadini.

“Se Assisi riparte, riparte l’Umbria”. Questo l’altro messaggio scandito dal primo cittadino della città di San Francesco. “Abbiamo chiesto azioni immediate per il turismo, che si riconosca la centralità della città per tutto il sistema nazionale e regionale. Sarà Assisi sicura in una regione sicura il marchio per attirare i turisti”.

Assisi cerca insomma la normalità dopo il coronavirus. Vuole ripartire. Per farlo, affronta argomenti centrali come la sanità, l’accoglienza, il futuro della scuola, i servizi socio-educativi per i giovani, la smart city, la fragilità economica e sociale, i nuovi spazi, l’ambiente, la sostenibilità e il ruolo del Comune, che sarà sempre più aperto. Si parte dall’argomento naturalmente che sta più a cuore in una Assisi che, in tempi normali, attira milioni di pellegrini sulle orme di San Francesco.

“Punteremo sul turismo slow e sui cammini, sul Parco del Monte Subasio. Tornerà l’ostello San Giacomo e riaprirà quello di Armenzano”. A inizio 2021 si punterà pure sull’immagine di Assisi in televisione: “Investiremo sulla fiction ‘Che Dio ci aiuti’: dieci puntate. Le riprese inizieranno a luglio di quest’anno”.

Vivere una Assisi sicura, in sicurezza: questo il motto di Stefania Proietti. “Questa è un’occasione unica per ripensare la città, per costruirla a misura di giovani e bambini, dando la priorità alla scuole. Vogliamo poi una città maggiormente smart, ripensare il Comune in maniera nuova. Lo possiamo fare insieme, noi e gli amici di Assisi sparsi per il mondo”. Il Patto sarà online da domani “e sarà a disposizione di tutta la cittadinanza per essere ampliato e completato”. Si parte da un presupposto: “Assisi è speciale, abbiamo il privilegio di vivere e operare in una città speciale. Vogliamo quindi ripartire da Assisi sicura, che vuole essere accogliente in completa sicurezza “. Ecco allora gli screening sierologici, voluti dal Comune in collaborazione con Usl Umbria 2 e distretto sanitario.

Ci sarà un’app che coordinerà i luoghi principale della città da vivere in sicurezza: “Se un luogo è troppo affollato, l’applicazione indirizzerà in quelli visti di meno. Si tratta di un progetto nato da giovani di Assisi. Amplieremo la video sorveglianza con il termoscanner e daremo mascherine ai turisti che non le avranno e che vogliono visitare i luoghi in sicurezza”. Nessun cambiamento sugli eventi in programma: “Dal concerto ‘Con il cuore’ alla festa del 4 ottobre, fino all’arrivo del Papa previsto a novembre: saranno riprogrammati all’aperto e in tutta sicurezza. Sarà finanziato il Fondo Assisi impresa e continueremo a chiedere di essere svincolati dal Fondo crediti di dubbia esigibilità”.

Buone notizie per chi ama la cultura: “Tra il 30 maggio e il 1° giugno riapriranno Iat e sistema museale, in sicurezza, con un nuovo modo di fruire il patrimonio culturale, con aperture e orari anche di sera e di notte per evitare assembramenti. Il patrimonio Unesco sarà digitalizzato e gli spazi verdi ripensati. Stiamo lavorando per eventi all’aperto. Invito i comuni vicini e la Pro Loco del territorio a fare squadra”.

Capitolo scuole: “Ci saranno cantieri per renderle più fruibili e più sicure possibile”. Previsto un cambiamento anche nei “servizi per aiutare le famiglie. Vogliamo essere i primi a ripartire con i centri estivi”. Città smart significa la fibra ottica per gli uffici pubblici, per le scuole e per la Pro Loco. “Qui ad Assisi si terrà il corso di Planet life design. Arriveranno 80 giovani che lavoreran no dentro Assisi e per Assisi”.

Si studia una modifica alla Ztl, “con intere zone che diventeranno ristoranti all’aperto. Ripenseremo le aree verdi”. Pronti poi 16 milioni di euro di investimenti: “Il Piano Marshall per Assisi”. Sul bilancio pubblico, Stefania Proietti spiega: “Il coronavirus ci ha portato via l’imposta di soggiorno e un bacino importante come i parcheggi. Dobbiamo essere coraggiosi, chiedere al Governo e alle istituzioni di entrare pesantemente in gioco. Taglieremo le spese non necessarie e le imposte locali per chi ha subito i danni più gravi in fatturato e perdita del posto di lavoro”.

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