Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? Sì/No? Cosa suggerirebbe?
“Le misure di contenimento le reputo adeguate,anche se non si è tenuto conto delle varie problematiche che molte attività, quasi tutte, stanno riscontrando.Per il settore che rappresento, quello scolastico, ci sono delle cose da fare e penso anche con urgenza. Il rimedio più elementare e semplice sarebbe quello di portare in detrazione le rette scolastiche nel periodo della Pandemia. In questo modo le famiglie il prossimo anno nelle loro dichiarazioni dei redditti potranno recuperare questi soldi. Un aiuto all’aziende da parte del Governo sarebbe una cosa giusta, visto anche i numerosi corsi che si fanno durante l’anno e che comunque la scuola paga”.
Come vede il suo futuro?
“Come tutte le scuole paritarie abbiamo il problema del pagamento delle rette scolastiche, per tanto abbiamo adoperato una riduzione di esse per venire incontro alla famiglie dei nostri alunni, nonostante continuiamo a svolgere le lezione online che coprono 80% dell’orario effettivo, e garantiamo agli studenti e alle famiglie supporto pomeridiano per i compiti e per aiutare i genitori passo dopo passo con le piattaforme streaming. A tutti gli effetti la nostra attività giornaliera prosegue senza sosta”.
Quali timori, quali progetti?
“I timori sono dati reali, molte aziende del mio settore e non solo, stanno chiudendo perché non riescono a pagare gli affitti e non riescono a coprire le spese di gestione. I progetti sono tanti e in primis è quello di essere pronto per la riapertura della scuola, se non subito per la didattica frontale almeno con l’apertura del centro estivo visto l’ampio spazio che abbiamo a disposizione con tutti i confort inclusi, ovviamente rispettando tutte le misure di sicurezza. La preoccupazione maggiore è rivolta alla struttura statale del nostro settore con classi “pollaio” e con bambini che per forza di cose dovranno fare dei turni per poter assistere alle lezioni in totale sicurezza”.
Cosa direbbe ai colleghi del settore?
“Sicuramente di non mollare, siamo necessari come servizio per il Paese. La nostra Associazione si sta muovendo, e bene, per gli asili nido e le scuole primarie. Il periodo è difficile, ma è vietato mollare”.
La speranza più luminosa?
“La speranza è quella di una ripresa economica rapida, altrimenti non moriremo di malanni ma di fame”.
Cosa ne pensa dell’eventuale ripartenza del Calcio?
“Il calcio per molti paesi europei rappresenta una fetta economica importante. Sarei favorevole ad una sua ripresa, anche se a livello visivo credo possa perdere qualcosa in quanto lo spettacolo sarà molto diverso da quello ammirato fino a qualche tempo fa”.