Operativo l’ospedale di Pantalla. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto. All’interno del nosocomio sono già ricoverati otto pazienti per il Covid-19 e sono in arrivo altri tre, provenienti da altre strutture sanitarie.
Da martedì sono stati chiusi tutti i ricoveri presso le Unità operative dell’ospedale diventato, da lunedì 16 marzo, temporaneamente centro Covid-19. Dalle 20 di oggi chiuderà il Pronto soccorso e, coloro che dovessero averne necessità, si potranno rivolgere ad altre strutture presenti sul territorio, compreso l’ospedale di Perugia.
Al momento, sono a disposizione 21 posti letto di Malattie infettive; il piano di sviluppo prevede, da sabato prossimo, l’incremento di altri cinque. In questo modo si arriverà a 26 posti letto che diverranno 31 entro lunedì 23 marzo. E giovedì 26 marzo sarà attivato un reparto di Pneumologia con otto posti letto.
Continuando il giro nella sanità umbra in tempi di coronavirus, a Città di Castello sono stati eseguiti 140 tamponi. Cento di questi hanno riguardato operatori sanitari, quattro pazienti ricoverati. Complessivamente, sono risultati positivi 11 operatori sanitari e nove pazienti. Entro poche ore, concluse le operazioni di sanificazione, verrà recuperata la prima porzione dell’unità operativa di Medicina per consentire nuovi ricoveri. Negli altri reparti prosegue l’attività normale, con le restrizioni previste per tutti i nosocomi umbri.
Da segnalare, infine, le parole della presidente Donatella Tesei a proposito dell’emergenza sanitaria in atto: “Per gestire l’emergenza coronavirus è stato fatto un grande lavoro”. Però, “mancano mascherine e ventilatori. Noi abbiamo fatto richieste come tutte le regioni”. E, “sentirsi dire dalla protezione civile e dal Governo, che ha centralizzato gli acquisti, che per la nostra Regione – rispetto ai 500 ventilatori che sono arrivati, ne avremo due tra 15-20 giorni, significa mandarci in crisi. Metteteci in condizione di poter agire. La redistribuzione non la possiamo fare in base a dei numeri che sono apparentemente tranquillizzanti perché la contaminazione è veloce. Stiamo riuscendo a fronteggiare la situazione con uno sforzo incredibile di medici e infermieri, che ringrazio”.