‘La campagna non si ferma’: Terranostra e il coronavirus

Le conseguenze legate all’emergenza coronavirus stanno facendosi sentire pesantemente sul turismo umbro, ma la campagna non si ferma a cominciare dagli agriturismi di Terranostra, dove l’ospitalità contadina continua a rappresentare un motore importante dell’offerta turistica enogastronomica regionale. Questo il forte messaggio emerso dal Consiglio dell’Associazione che raggruppa gli agriturismi di Campagna Amica, riunitosi ieri a Perugia.

Occorrono misure di sostegno al settore che dopo l’emergenza terremoto, che ha interessato tutte le strutture umbre anche fuori dal “cratere”, ora si trova in difficoltà per il crollo di prenotazioni di italiani e stranieri, comprese quelle più lontane nel tempo – ha sottolineato Elena Tortoioli, presidente di Terranostra Umbria. Per contenere la crisi economica che si sta generando per i timori del coronavirus – ha aggiunto Tortoioli – confidiamo che gli enti preposti, compresi gli istituti di credito, possano andare incontro nell’immediato alle esigenze degli operatori, con sgravi fiscali e contributivi con il rinvio di pagamenti, sospensione mutui e pagamenti di tributi locali.

Serve pure un’iniezione di fiducia per combattere la psicosi e far ripartire il Paese e per questo – ha ricordato Tortoioli – la rete degli agricoltori di Coldiretti e Campagna Amica ha avviato la mobilitazione social “La campagna non si ferma” per promuovere la bellezza delle aree rurali e la bontà dell’enogastronomia in Italia, anche con le testimonianze dirette degli imprenditori che stanno vivendo questo momento di difficoltà. La campagna non si può fermare – è stato ribadito – le attività continuano, gli animali non smettono di alimentarsi e gli agricoltori non smettono di produrre alimenti buoni e sani per tutto il Paese. E le strutture agrituristiche non va dimenticato, che prima di tutto sono aziende agricole, spesso sono situate in zone isolate della campagna lontano dagli affollamenti, in luoghi immersi nella natura. Quelli umbri – ha precisato Tortoioli – sono impegnati da tempo a trasmettere i valori della tradizione locale, rappresentando al meglio il luogo dell’accoglienza ma anche della cucina contadina con cibo sicuro e di qualità, garantito dalla nostra passione.

Da parte di Terranostra – ha ribadito la presidente Tortoioli, nel corso del Consiglio – continua il lavoro e l’impegno per la formazione delle imprese, anche alla luce delle modifiche normative del settore, con la programmazione delle attività di quest’anno, fino agli incontri sul territorio.

Le preoccupazioni per il coronavirus stanno colpendo un comparto che conta in Umbria secondo elaborazioni Coldiretti su dati (2018) Istat, 1402 strutture (+2,1% rispetto al 2017), con 417 dedite alla ristorazione, 236 alla degustazione e 1172 ad altre attività. Circa un agriturismo su cinque (255) si trova in montagna, mentre il 47 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 24.212, mentre quelli a tavola sono 13.840. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende agrituristiche.

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