La Regione Lazio aumenta le risorse destinate a Comuni e famiglie per gli Asili nido e le scuole dell’infanzia. Il totale degli investimenti per i servizi educativi da 0 a 6 anni sale a 36,7 milioni di euro per il 2020, a fronte di circa 34 milioni del 2019. Nello specifico, 24,5 milioni di euro arrivano dal fondo nazionale Miur, mentre l’investimento regionale sale da 11 milioni di euro del 2019, a 12,2 per il 2020.
Quattro gli interventi che verranno finanziati con i fondi ministeriali: 10 milioni come contributo aggiuntivo alle spese di gestione degli asili nido pubblici e convenzionati; 6.262.254 per la riduzione delle rette a carico delle famiglie; 7.280.083 per lo scorrimento della graduatoria finalizzata alla riqualificazione degli edifici pubblici destinati ai servizi di scuola dell’infanzia e asilo nido; 975.070 euro per la loro riconversione in poli per l’infanzia. Per quest’ultima misura e per l’abbattimento delle spese in capo ai genitori verranno pubblicati due appositi avvisi.
Inoltre, sta per andare in discussione in Consiglio regionale una nuova legge sui nidi in cui particolare attenzione è dedicata all’inclusione dei bambini disabili. A seguito della valutazione e della certificazione dell’Uvdm (Unità di valutazione multidisciplinare distrettuale), anche tramite il budget di salute, verrà definito un Piano assistenziale individuale per la loro integrazione, così che i nidi diventino davvero per tutti.
“Grazie alle risorse destinate dalla Regione, nel 2019 siamo riusciti ad abbattere del 43,37% i costi sostenuti dai Comuni per la gestione dei nidi e a ridurre di circa 300 euro annui le rette per la frequenza degli asili, aiutando circa 22.000 famiglie del Lazio. Abbiamo anche avviato un processo virtuoso di riqualificazione delle scuole dell’infanzia e dei nidi, ponendo particolare attenzione alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili. Con questi ulteriori fondi si rafforza il nostro impegno in favore delle famiglie e delle amministrazioni locali. Il fine è consolidare la rete dei servizi per l’infanzia a titolarità pubblica o convenzionata, così da sostenere la natalità con azioni concrete e aiutare i genitori a conciliare esigenze lavorative e di vita” – così l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli.