Il sistema Confindustria Emilia-Romagna presenta il Piano ER Smart Industry, un programma per accompagnare le imprese che vogliono sviluppare processi di innovazione tecnologica, organizzativa e di mercato per migliorare il proprio posizionamento competitivo.
Il Progetto, realizzato con il finanziamento dell’Unione europea-FSE e della Regione Emilia-Romagna, è suddiviso in cinque filiere strategiche per l’economia regionale: ER SMART FOOD per la filiera agroalimentare, er smart mech per meccanica, meccatronica, motoristica, er smart fashion per tessile e moda, er smart health & wellness per salute e benessere e er smart home per casa-arredo.
I temi principali proposti ad imprenditori, manager e figure chiave delle aziende riguardano l’innovazione by design, l’innovazione tecnologica di prodotto/processo, l’innovazione market-driven, l’innovazione digitale e l’innovazione aperta.
I numeri sono importanti ed ambiziosi: il Piano coinvolgerà in tutto il territorio regionale oltre 1.100 imprese e 3.500 persone con attività di formazione in aula e interventi di accompagnamento consulenziale in azienda per un totale di quasi 20 mila ore.
“Il Piano ER Smart Industry – dichiara Corrado Beldì, Vice Presidente Confindustria Emilia-Romagna – consentirà un investimento straordinario sulle competenze delle persone, un salto culturale e qualitativo di cui abbiamo grande bisogno. Le imprese, anche piccole e medie, delle nostre principali filiere produttive devono attuare un deciso cambio di paradigma nella gestione delle strategie e degli investimenti in innovazione”.
Anche il valore economico complessivo è di rilievo: € 2,9 milioni di euro, per un’iniziativa della durata complessiva di 18 mesi.
Tutte le attività saranno realizzate con il coordinamento di Formindustria Emilia-Romagna dai centri formativi di riferimento del sistema regionale Confindustria: Assoform Romagna, Cerform, Cis Scuola per la gestione d’impresa, Cisita Parma, Fondazione Aldini Valeriani, Forpin, Nuova Didactica e Il Sestante Romagna.
I promotori del Piano rappresentano la comunità imprenditoriale e scientifica dell’Emilia-Romagna e del Paese: Confindustria Emilia-Romagna e tutte le Confindustrie e Unioni Industriali della regione, Confindustria Ceramica, Ance Emilia-Romagna, Aiop Emilia-Romagna, Assinform, Assovetro, Confindustria Servizi innovativi e tecnologici, Farmindustria, Federalimentare, Federazione Gomma Plastica, Federchimica, Federlegno Arredo, Ucimu e tutte le Università della regione.
Tutti questi soggetti fanno parte del Comitato di pilotaggio che ha il compito di indirizzare l’attuazione del Piano dal punto di vista scientifico e metodologico.
Il programma è accompagnato da un articolato piano di comunicazione e promozione, anche sul web e sui social media, per diffondere l’iniziativa al maggior numero possibile di imprese dell’Emilia-Romagna.