Cresce il numero di imprese in provincia di Terni, secondo i dati della Camera di Commercio. Nel 2019 si registravano infatti 21.939 aziende registrate, 240 in più rispetto all’anno precedente. A chiudere sono state invece in 1.114. Il saldo positivo tra entrate e uscite è dunque di 229 imprese nel ternano.
Terni chiude il 2019 con un tasso positivo dell’1,06%, con Perugia che chiude invece a +0,08%. L’Umbria cresce complessivamente dello 0,30%. Segnali incoraggianti arrivano dal mondo dell’artigianato, che chiude il 2019 con un saldo positivo di 36 attività (4.602 in totale, 327 iscrizioni e 291 cancellazioni). Bene anche il settore delle costruzioni, con 145 attività in più contro le 96 che hanno chiuso i battenti. Terni si piazza al quarto posto in Italia nel settore dell’artigianato per tasso di crescita (+0,79%), dietro a Caserta, Bolzano e Isernia.
Non va bene per il commercio, che ha visto l’anno scorso 150 aperture ma anche 182 chiusure. Si contrae pure l’agricoltura, con 81 iscrizioni a fronte di 94 cessazioni.
Il saldo positivo di Terni è dovuto quasi esclusivamente grazie alle società di capitali (+3,30%, con un saldo pari a 183 imprese). Segno positivo pure per le ditte individuali, +1%. Segno ‘meno’ invece per le società di persone (-1,62%) e per le altre forme (consorzi e cooperative, -1,14%).
Giuseppe Flamini, presidente della Camera di commercio di Terni, dice: “Le dinamiche del tessuto imprenditoriale ternano sono più accentuate del resto della regione, ma ancora troppo deboli per parlare di ripresa. Senza dubbio, le istituzioni hanno il compito di sostenere coloro che intraprendono un percorso imprenditoriale ed è ciò che come Camera di commercio di Terni stiamo facendo, investendo sullo sviluppo digitale delle imprese, sull’apertura ai mercati esteri e sull’inserimento di giovani formati e motivati”.