Cratere sismico Umbria: presentato il 16,6% delle richieste di contributo

sisma

Il 16,6% delle richieste di contributo per la ricostruzione all’interno del cratere sismico umbro è stato presentato, ma poco più della metà ha già completato il percorso e ha ricevuto il decreto. A fronte di più di 150 cantieri finanziati, appena quattro sono in funzione. Il report è stato reso noto dal commissario per la ricostruzione, Piero Farabollini: “Le maglie della rete che ha ingabbiato la ricostruzione cominciano ad allentarsi grazie al lavoro costante e puntuale fatto negli ultimi dodici mesi”.

Sempre per quel che riguarda l’Umbria, le potenziali richieste di contributo ammontano a 11.907 per altrettante case danneggiate, 8.055 all’interno del cratere sismico. La struttura commissariale rileva 1.779 richieste di contributo presentate, di cui 1.338 da Valnerina e Spoleto. In tutta l’Umbria, dunque, siamo al 14,9% di pratiche istruite, 16,6% nel cratere. I decreti firmati sono ‘solo’ 843, 757 di richieste accolte, 86 di respinte (il 7,1% del totale di pratiche attese, nel cratere si sale all’8,5%, con 689 pratiche).

È invece chiusa la partita per le quattro scuole dell’Umbria da ultimare entro 100 giorni. Sono stati consegnati tre edifici antisismici agli alunni di Foligno, Giano dell’Umbria e Perugia, il caso Spoleto è pendente davanti al Tar del Lazio. In alto mare i 19 cantieri per altrettante scuole già finanziate, solo per due c’è già la progettazione esecutiva. Non va meglio per le altre opere pubbliche: sono state assegnare risorse a 39 interventi, ma i cantieri avviati sono quattro, non sono ancora iniziati i lavori per nessuno dei 105 interventi programmati con l’ordinanza 56. Decisamente meglio va per le chiese, con 30 cantieri su 32 sono in funzione.

Ora si sta lavorando per l’autocertificazione introdotta con l’ultimo decreto, si attendono novità nei prossimi giorni. “Stiamo lavorando congiuntamente con la Rete professione tecnici e gli Uffici speciali della ricostruzione delle quattro Regioni per concordare procedure condivise e organiche sia per l’attuazione dell’articolo 12 bis ai sensi dell’ultimo decreto sisma, che peraltro ha offerto anche lo strumento dell’autocertificazione, sia per verificare percorsi utili per snellire le istruttorie”.

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