Accompagnare il cliente in ogni fase della sua vita lavorativa per prendere insieme le migliori decisioni legali.

avv. roberta campesi

Oggi un avvocato competente chiamato da un imprenditore non può più limitarsi a seguire le eventuali cause e contenziosi del proprio cliente ma deve dare un supporto in più. “Bisogna essere una sorta di “angelo custode” -racconta con un sorriso l’avvocato Roberta Campesi- “Se mi si permette il gioco di parole, l’avvocato va “usato” prima per non averne poi bisogno dopo: prima di prendere ogni decisione che prevede un contratto, bisogna verificare che tutto sia fatto in modo corretto affinché il cliente sia completamente tutelato. E dopo la conferma della correttezza formale, bisogna anche essere capaci di prevedere quali eventi potrebbero essere connessi a quella decisione. Dobbiamo, in sintesi, essere capaci di immaginare il futuro insieme al cliente, di ragionare insieme e prendere una decisione che abbia valore da oggi ai prossimi anni”.

Un ragionamento generale, una attitudine al lavoro che non si limiti a intervenire quando si è già creato il problema ma che sia capace di anticipare le situazioni di difficoltà affinché le stesse non si vengano a creare.

Un modo di affrontare i diversi momenti del lavoro di un’impresa che discende da anni di esperienza, sia in ambito privatistico che in ambito pubblico e che determina un modo di ragionare differente, propositivo e proattivo.

Se infatti si intende lavorare affinché il proprio assistito non incorra in situazioni future di difficoltà, è importante, fin dall’inizio del rapporto di lavoro, concentrarsi sulla programmazione futura, senza che vi siano dubbi o indugi da parte del cliente: il rapporto di fiducia è dunque un elemento che aiuta la migliore comprensione possibile.

Proprio dall’elemento fiduciario, che è decisamente importante, discende quella collaborazione profonda che è essenziale creare: rapporto che permette il raggiungimento dell’obiettivo di ogni persona che fa impresa, ossia di ottenere il miglior risultato possibile, non incorrendo in problemi legali e tutelando al meglio i propri averi e asset. “Io come avvocato, termina la Campesi, devo essere vicino al mio cliente e devo esser capace di immaginare cosa potrebbe succedere, in seguito a determinate decisioni, da qui a due, tre anni: solo così potrò rendergli il miglior servizio possibile, permettendogli di risparmiare tempo e denaro”.

 

 

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