Segnali confortanti per il settore automobilistico. Si registra una buona ripresa rispetto ad inizio del 2019. Inversione di tendenza in positivo anche per il diesel. Lo conferma il gruppo “Maldarizzi Automotive Spa”

Torna a “tirare” il settore automobilistico dopo un avvio del 2019 che aveva fatto registrare un forte rallentamento. La conferma giunge dal Cav. Lav. Dott. Francesco Maldarizzi, ai vertici della società “Maldarizzi automotive S.p.A.”, il più grande gruppo di distribuzione del Mezzogiorno, con sedi dislocate in Puglia e in Basilicata.

In sostanza, una massiccia campagna mediatica aveva posto con forza il problema delle auto alimentate elettricamente, ma ci sono ancora tanti ostacoli da superare prima che questa fetta di mercato diventi realmente significativa, a partire dal costo delle auto. L’aumento del 20% registrato sul mercato nazionale potrebbe dimostrare il contrario, ma stiamo parlando di numeri insignificanti.

Quindi è ancora tutta da costruire la strada per le auto elettriche, mentre il diesel –soprattutto nel Mezzogiorno – è tornato a marciare prepotentemente.

Ovviamente questa tendenza potrebbe cambiare repentinamente in presenza di un intervento legislativo. “In realtà – afferma il Cav. Maldarizzi – il problema maggiore da affrontare in Italia non è sostituire il diesel con l’elettrico, bensì quello di partire dall’eliminazione del più vecchio parco auto in circolazione tra i paesi europei ‘avanzati’. A che serve concedere incentivi per l’acquisto di auto elettriche costosissime quando l’esigenza primaria è quella di offrire la possibilità, a chi non può permettersi grossi investimenti, di rottamare la sua vecchia auto per acquistarne una nuova economica o un usato (purché sia Euro 6)? Ecco perché gli incentivi devono essere presenti anche per le utilitarie. In questo modo otterremmo un grande risultato anche sul piano ambientale, oltre che della sicurezza. Un tema, quest’ultimo, spesso trascurato”.

Ed è proprio il Cav. Maldarizzi a lanciare un segnale preoccupante anche per il settore dell’usato. “Spesso si tenta di ‘svecchiare’ la propria auto – aggiunge l’amministratore della Maldarizzi Automotive S.p.A. – acquistandone una più ‘fresca’ usata. Ma in Italia è ancora troppo forte il mercato tra privati e in questo modo l’acquirente risparmia qualcosa, ma non ottiene alcuna garanzia circa le condizioni in cui si trova il veicolo. Tutto questo, invece, viene assicurato da un concessionario, con benefici tangibili riferiti all’assistenza. Un esempio? Oggi le auto hanno componenti elettronici. Basta un campo magnetico o una ‘bomba d’acqua’ per mandare in tilt una centralina. Con l’acquisto in concessionaria si usufruirebbe della riparazione in garanzia. Acquistando dai privati, invece, si andrebbe incontro ad una spesa di migliaia di euro”

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