Ci si è resi conto, insomma, che non basta investire sulla bellezza delle sale, così come sull’allestimento di ogni singolo ricevimento. Occorre puntare con decisione sulla qualità del cibo e delle pietanze, trasferendo competenze e originalità che hanno fatto della piccola ristorazione uno dei punti di forza della nostra nazione e, in particolare, della Puglia.
Il punto di partenza è certamente quello del “chilometro zero”, ma va interpretato in maniera corretta, perché non sempre è possibile approvvigionarsi in loco di ciò che serve per preparare una buona pietanza. E’ importante, invece, così come sperimenta da tempo Papagna, valorizzare esperienze di produttori locali, aiutandoli a migliorare la qualità dei loro gioielli alimentari e considerandoli degli autentici ‘compagni di percorso’ nei processi di crescita del settore.
I risultati, già sperimentati sul campo dall’imprenditore di Canosa, sono eccezionali in quanto si stanno superando sempre di più i limiti qualitativi della grande ristorazione a vantaggio della ricerca dei migliori “sapori”
Ovviamente risulta fondamentale, in un processo di crescita della qualità, il ruolo del wedding planner a cui i futuri sposi si affidano per trasformare il matrimonio in un giorno indimenticabile. Occorre investire nella formazione, così come accade nella struttura de “Lo Smeraldo” dove ci si è dotati anche di ‘wedding planner e fashion designer resident’ per fornire idee e risposte ai desideri espressi dai clienti.
Giorno dopo giorno, pertanto, abbinando una esperienza di 50 anni alla costante ricerca dell’innovazione, si trasforma il matrimonio in un giorno indimenticabile anche grazie alla cura di ogni particolare durante il ricevimento.
SCOPRI DI PIÙ
Leggi l’approfondimento Ansa Luciano Pio Papagna (Lo Smeraldo) raccoglie la sfida e propone qualità nella ristorazione per cerimonie