“Si chiamano Punti Dolorosi e sono l’innovazione che eclissa l’importanza dell’ernia discale”: è quanto afferma il dott. Aldino Barbiero, specialista Ortopedico e Radiologo con studio ad Albignasego, ideatore appunto della Medicina Punti Dolorosi. “Grazie all’aiuto di eminenti colleghi universitari e ospedalieri di Padova, Bologna e Arezzo da anni dimostriamo come le Lombosciatalgie siano interamente contenute in 2-3 piccole aree di tessuto infiammato, tangibili, ecografabili e di diametro variabile”.
Una ricerca statistica e l’esperienza su oltre 20.000 lombosciatalgie trattate dal dr. Barbiero col suo team ha evidenziato che sono positivi nell’88% anche casi con presenza di grosse ernie, stenosi serrate, disco-artrosi, spondilolistesi o di paralisi motorie o sensitive: “Dunque, usando i Punti Dolorosi non esistono motivi meccanici o neurologici tali per cui sia necessario l’intervento chirurgico, se non in casi estremi e da valutare”.
Con la collaborazione attiva del paziente, inoltre, il medico si impegna a ricercare e definire i Punti Dolorosi trattandoli con stimoli riflessogeni come piccoli aghi da insulina, raggi laser indolori o laser chirurgico CO2: “Già con 5-10 sedute il risultato è ottimale, stabile e senza uso di farmaci”, afferma Barbiero.
Da aggiungere è che, il paziente può dimostrare elevati livelli di ansia, depressione o irritabilità legati al dolore o a situazioni conflittuali che possono renderlo poco reattivo: “Il problema si affronta trattando nei tessuti molli il cosiddetto Punto Doloroso Emozionale personalizzato attraverso il quale si riequilibra l’intero asse psico-neuro-endocrino-immunitario (PNEI – ndr) favorendo maggiori risultati”.
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