Sale in maniera decisa l’occupazione nella Provincia di Perugia.

Ripartono i dati occupazionali positivi che scaturiscono dalla “ripartenza” delle imprese perugine. Stamattina il Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni ha presentato proprio i dati sui programmi occupazionali delle imprese operanti in provincia rilevati dal Sistema Excelsior per il mese di gennaio 2020 e il trimestre gennaio marzo 2020.
In provincia di Perugia parte bene il 2020 sul fronte dell’offerta di lavoro da parte delle imprese dei diversi settori produttivi. Il Sistema Excelsior, che rileva per conto del sistema camerale i programmi occupazionali delle imprese ha determinato in 4.330 unità le entrate al lavoro per gennaio ’20, lo 0,46% in più rispetto a un anno fa (gennaio ’19).
“Venivamo da un dato sui fabbisogni occupazionali di dicembre 2019 dalle tinte grige, che aveva interrotto un andamento positivo che si stava prolungando da qualche mese – ha commentato il Presidente Mencaroni. Con l’inizio del nuovo anno quella battuta d’arresto è stata superata e registriamo una crescita sia rispetto a un anno fa (tendenziale) che sul precedente mese di dicembre (congiunturale). Ed è quest’ultimo dato particolarmente significativo: in termini assoluti registriamo 1.830 entrate al lavoro in più”.
Sul totale delle assunzioni previste a gennaio ’20 (4.330) il 25% sarà stabile, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre il 75% sarà a termine, a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita.
Nel primo trimestre – gennaio-marzo 2020 – i posti di lavoro offerti dalle imprese perugine saliranno a 10.550.
Per quanto riguarda la Dinamica Settoriale, sono i Servizi i Settori che producono più lavoro: il 60% delle entrate di gennaio ’20  – 2.598 posti di lavoro – viene dal Commercio, dal Turismo, dai Servizi informatici e di Telecomunicazione e dai Servizi di supporto alle imprese. In un anno 185 unità in più.
In questo mese di gennaio, troveranno una occupazione 1.170 giovani con meno di 30 anni e cresce la quota di posti di lavoro che le imprese prevedono di riservare a profili hi skill (dirigenti, specialisti e tecnici), il 24% del totale e ai Laureati 16% sul totale.
Il nuovo anno, inizia all’insegna di una più elevata difficoltà di reperimento del personale. Questo indicatore raggiunge infatti i 40 casi difficili su 100 nel trovare i profili desiderati. Il mismatch domanda-offerta riguarda anche gli hi skill e i laureati. Tra le professioni più difficili da trovare in questo mese di gennaio ci sono infatti Progettisti, Ingegneri e Professioni assimilate, posti di lavoro che sarà molto difficile da coprire addirittura in sette casi su dieci.

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