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Umbria 25-40enni: la situazione comune per comune Il Rapporto di Mediacom043 sul buco generazionale che ha colpito la regione, i piccoli comuni e le città

di Alessandro Pignatelli
12/01/2020
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Abbiamo letto, recentemente, il rapporto di Mediacom043 sul ‘buco generazionale’ che si è venuto a creare in Umbria, con la scomparsa di una larga fetta dei 25-40enni, in particolare nel decennio 2009-2019. Oggi Mediacom043 fornisce un nuovo Rapporto, che esamina nel dettaglio i 92 Comuni umbri.

Iniziando con i due capoluoghi di provincia, Perugia e Terni. Nel primo, la flessione è stata del 21,1%, da 148.772 a 117.442, -31.330, nel secondo del 24,4%, da 49.868 a 37.701, -12.167. Sono numeri in cui sono compresi gli stranieri, altrimenti le flessioni sarebbero state ancora più forti. Analizziamo ora gli altri Comuni. Tra quelli con più di 10 mila abitanti, i cali più consistenti si sono registrati a Narni, poi ecco Magione e San Giustino. Castiglione del Lago e Marsciano sono invece i comuni con i cali minori.

I municipi umbri che perdono più popolazione tra i 25 e i 40 anni, tra il 2009 e il 2019, sono Polino (-70,7%), Poggiodromo (-63,6%), Parrano (-44,1%), Valtopina (-38,1%) e Acquasparta (-37,3%). Il calo minore si è registrato a Giano dell’Umbria (-2,6%), Cannara (-6,7%), Fratta Todina (-7,2%), Attigliano (-8,4%), Sant’Anatolia di Narco (-11%) e Paciano (-11%).

Come detto sopra, tra i Comuni con più di 10 mila abitanti, Narni è quello che ha perso più giovani (-30,8%, -1.305, praticamente un terzo), poi c’è Magione (-25,1%, -825 tra i 25 e i 40), quindi San Giustino (-25,1%, -664), Città di Castello (-23,9%), Gubbio (-23,5%) e Terni. Hanno invece i cali minori Castiglione del Lago (-14,8%), Marsciano (-16,3%) e Umbertide (-16,7%). Perugia fa segnare -20,5%, con la scomparsa di 7.872 dei giovani 25-40 anni (nel 2019 il calo è di oltre
un quinto rispetto a quelli che c’erano nel 2009).

Giano dell’Umbria, il comune umbro che ha avuto nel decennio il minori calo della fascia d’età 25-40 anni, è anche quello dove, nel 2019, è più elevata la quota di 25-40enni sul totale della popolazione (21,1%, nel 2019 era 22,3%). Seguono Attigliano (19,8%, erano 22,6%), Cannara (19,4%, erano 21,2%), Bettona (19,3%, erano 22,9%) e Collazzone (19,1%; erano 24%). Solo Giano dell’Umbria, dunque, nel 2019 supera la quota critica del 20%. Nel 2009, sopra al 20% c’erano ben 68 comuni su 92, due erano esattamente al 20%, solo due erano sotto.

Nel 2019, sempre in termini di quota 25-40 anni sul totale della popolazione, i valori più bassi sono quelli di Poggiodomo (8%, contro il 14,8% del 2009), Polino (9,7%, contro il precedente 26,8%), Parrano (12,3, rispetto al precedente 18,7%), Sellano (14,3% contro 15,2%), Cerreto di Spoleto (14,4% contro 19% nel 2009). Le percentuali più elevate di giovani 25-40 sul totale della popolazione nel 2019 sono quelle di Umbertide (19%, era 22,8% nel 2009), Corciano (18,9%
contro il precedente 26%, un vero e proprio crollo), Bastia Umbra (18,9%, contro 24,9% nel 2009), Perugia (18,4%, rispetto al 23,3% del 2009), Foligno (18,4%, contro il 22,5% di dieci anni fa).

I comuni oltre i 10mila abitanti con le quote più basse sono invece Orvieto (16,6%, rispetto al 19,9% del 2009), Todi (16,8%, contro il precedente 20,3%), Spoleto (16,9%, dieci anni fa era il 20,7%) e Terni (17%, era il 21,9% nel 2009. Tutti i Comuni oltre i 10 mila abitanti sono sotto la soglia critica del 20%, nel 2009 c’era solo Orvieto, che la toccava (19,9%).

Vediamo, infine, il calo in punti percentuali sul totale della popolazione da parte della fascia d’età 25 – 40: Polino (-17,1 punti percentuali), Torgiano (-8,2 punti), Valtopina (-7,6), Porano (-7,4), Fossato di Vico (-7,3), Acquasparta (-7,2) e Corciano (-7,1). I cali minori (sempre in termini di punti percentuale) invece si registrano a Monteleone di Spoleto (-0,8 punti), Sellano (-0,9), Fratta Todina (-1,1), Calvi dell’Umbria (-1,1) e Giano dell’Umbria (-1,2).

Sul fronte dei comuni oltre 10mila abitanti, la perdita maggiore in termini di punti percentuali la registra Corciano, dove la quota di giovani 25-40 sul totale della popolazione scende di 8,2 punti,
quindi Magione (-6,5 punti), Bastia Umbra (-6,1 punti), San Giustino (-5,7) e Narni (-5,4). Le flessioni minori a Castiglione del Lago (-3,1), Orvieto (-3,3) e Todi (-3,5). A Perugia nel decennio 2009-2019 calo di 4,8 punti percentuali, a Terni di 5 punti.

Il caso di Todi, Non fa peggio della media nell’ultimo decennio in termini in calo dei 25-40enni, ma resta – tra i municipi oltre i 10 mila abitanti, il secondo con la minore incidenza di questa fascia d’età perché già precocemente invecchiato prima degli ultimi dieci anni. Infatti, per quanto riguarda l’andamento dei redditi, Todi non ha certo brillato.

Tags: Buco generazionaleCDELOCALMediacom043Umbria
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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