Mose: operativo entro sei mesi

Ammontano a 320 milioni di euro i danni causati dall’acqua alta alle strutture pubbliche di Venezia. Lo ha fatto sapere il sindaco della città lagunare , Luigi Brugnaro, dopo il vertice in prefettura in cui si è fatto il punto sulla conclusione del Mose. Non c’è il totale dei danni subiti dai privati perché per presentare la richiesta di rimborso c’è tempo fino al termine del mese di gennaio: “Ma possiamo ipotizzare che si aggirino sui 70 milioni”.

Il Mose era dunque l’argomento principale del vertice. In sei mesi l’opera dovrebbe finalmente essere operativa. “Entro questa data tutte le paratoie saranno in grado di funzionare per le emergenze” ha detto il primo cittadino veneziano. Erano presenti, all’incontro, il commissario per il Mose, Elisabetta Spitz, i commissari del Consorzio Venezia Nuova, la Regione Veneto, il commissario per il Porto, Pino Musolino. Brugnaro ha aggiunto che, a breve, Spitz “renderà noto il crono programma per il completamento dell’opera”.

Nel corso delle riunione, è emerso che resta da decidere “chi premerà il bottone per attivare il sistema, fino al completamento dell’opera”: “Una volta raggiunto il pieno funzionamento e la messa a regine, si deciderà chi sarà il responsabile del Mose. Ricordiamo che l’opera resta a carico dello Stato e che solo a esso, oltre che i costi, spettano la decisioni”.

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