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Umbria: sospesa raccolta macerie terremoto Il sindaco di Norcia Nicola Alemanno: "Così immaginare la ricostruzione è praticamente impossibile"

di Alessandro Pignatelli
04/01/2020
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Sospesa la raccolta della macerie del sisma nel cratere del terremoto umbro. A comunicarlo è la Regione Umbria, che aveva chiesto all’Autorità nazionale anti corruzione e comunicato per conoscenza a presidenza del Consiglio dei ministri, Commissario straordinario, Dipartimento della Protezione civile e sindaci interessati, l’autorizzazione a sospendere il contratto che affidava, fino al 31 dicembre 2019, il servizio alla società Valle umbra servizi – Vas, in quanto “la proroga dello stato di emergenza e le altre modifiche introdotte” dall’ultimo Decreto sisma “non hanno previsto anche la proroga” della gestione delle macerie.

“La Regione Umbria, non avendo avuto riscontro della proroga di detti termini segnalava, con nota acquisita dalla struttura Commissariale il 17/12/2019, la necessità e l’urgenza di prorogarli a tutto il 31/12/2020 coerentemente con lo stato di emergenza”.

“Conseguentemente – viene ancora scritto dalla Regione – a quanto segnalato dalla Regione Umbria al Commissario, lo stesso, con nota del 20/12/2019, evidenziava al Capo Dipartimento della Protezione civile la necessità di procedere alla proroga in questione. La risposta del Dipartimento, trasmessa con nota del 24/12/2019, invitava il Commissario a riferire in tal senso direttamente ai vertici istituzionali della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Nella comunicazione si evince anche che il giorno 30 dicembre scorso “la Presidente della Regione Umbria ha richiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Commissario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma 2016, un intervento normativo urgente finalizzato alla risoluzione della problematica venutasi a creare”. E si evidenzia che “la mancanza della proroga dei termini sopra richiamata, a decorrere dal 01/01/2020, comporterà l’impossibilità giuridica di utilizzare i depositi temporanei tutt’ora impiegati per la gestione (cernita e recupero) delle macerie, nonostante sia stato prorogato il termine della dichiarazione dello stato di emergenza a tutto il 31/12/2020”. Da qui la richiesta di autorizzazione a sospendere il contratto con Vus in attesa che venga trovata “una soluzione normativa di continuità a livello nazionale”. Infine la Regione specifica che “nell’atto di sospensione verrà previsto un termine ultimo, stabilito al 31/03/2020, per la ripresa del servizio. Decorso inutilmente il termine, in mancanza del citato provvedimento di proroga, il contratto di cui all’oggetto verrà risolto”.

Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, così ha commentato la decisione: “Se si blocca di nuovo la raccolta e lo smaltimento delle macerie significa, tra l’altro, che si fermerà ancora lo svuotamento della Basilica di San Benedetto”. Alemanno parla di “dilettantismo” governativo e aggiunge: “Già lo scorso anno si è venuta a creare una situazione simile che ha bloccato per otto mesi la raccolta delle macerie e adesso la storia rischia di ripetersi, così immaginare la ricostruzione è praticamente impossibile”.

Infine: “A più riprese abbiamo chiesto delle norme speciali che superassero di volta in volta le varie deroghe da attuare, nessuno ci ha dato ascolto ed ecco i risultati. La vicenda del terremoto è materia complicata e ormai è chiaro a tutti come non si possa continuare a governarla per deroghe”.

Tags: CDEARTICLEmacerieterremotoUmbria
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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