“Appetite”, un acronimo che è già un programma: “Agrifood Partnership Promoting Education for the Transition of the Industry Toward Enduring Business Models” è il progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Erasmus +, e vede il coinvolgimento di partner come l’Università di Aalborg (Danimarca), Coordina (Spagna), Critt Agroalimentaire (Francia), Federalimentare (Italia), Fedacova (Spagna), Tatics (Italia) e Setbir (Turchia).
Obiettivo? Realizzare percorsi formativi basati su modelli di business sostenibili, rivolti sia agli imprenditori sia a giovani studenti/ricercatori, con un focus sulla responsabilità sociale d’impresa, al fine di avviare un profondo rinnovamento del settore agroalimentare.
E quando si parla di responsabilità sociale non può mancare il contributo di Confindustria, un attore chiave nella costruzione di competenze necessarie per la progettazione di modelli imprenditoriali sostenibili.
Dell’argomento se ne è parlato a Salerno, nel corso del workshop “Strumenti innovativi per promuovere la sostenibilità nel settore agroalimentare: il Progetto APPETITE”, iniziativa organizzata dall’Università di Salerno – Dipartimento di Scienze Aziendali, Management & Innvation Systems dell’Ateneo (DISA-MIS) – e da Federalimentare, evento a cui hanno partecipato, oltre a Ornella Malandrino e Vincenzo Loia dell’Ateneo campano, Maurizio Notarfonso e Giorgia Sabbatini, rappresentanti dell’Associazione nazionale di categoria, Daniele Giancola e Roberto Quartaccioni di Tatics, e Sauro Pellerucci del Gruppo Tecnico RSI di Confindustria.
L’intervento di Pellerucci, in particolare, si è concentrato sull’attività del Gruppo di Viale dell’Astronomia per la diffusione e lo sviluppo delle “buone pratiche” di responsabilità sociale d’impresa, anche in un settore di punta del Made in Italy, come appunto quello agroalimentare.
“Confindustria – ha sottolineato l’imprenditore umbro – aderisce agli obiettivi di Agenda 2030: la buona occupazione e crescita economica, l’innovazione e infrastrutture e la riduzione delle diseguaglianze. E da questo punto di vista, è innegabile, che le eccellenze agroalimentari rappresentino una della condizioni necessario per lo sviluppo dell’occupazione e la crescita del Paese. Inoltre – ha aggiunto – un’agricoltura sostenibile immette innovazione e stimola lo sviluppo di una infrastruttura digitale per la distribuzione dei prodotti, Infine, un’agricoltura integrata, di qualità e ad elevato valore aggiunto, è inclusiva per l’intera società”.
Confindustria considera la responsabilità sociale un elemento vincente per la competitività delle imprese, anche attraverso attività informative che hanno coinvolto centinaia di imprenditori ed altri soggetti di riferimento, dal mondo della scuola alle istituzioni, in un Road Show che nel 2019 ha coinvolto più di 10 città italiane da Cuneo a Bari.
“Favorire la cultura della sostenibilità – ha aggiunto Pellerucci – è uno dei punti cardine del Decalogo per l’impresa 4.0, ed è un impegno non solo di ordine etico, ma anche un vero e proprio driver del successo aziendale, un elemento chiave per il benessere della società civile e la crescita aziendale”.
Alla successiva Tavola Rotonda, a cui hanno partecipato Alfonso Sarno giornalista de Il Mattino, Edmondo Soffritti de La Petrosa, Cosimo Fotia di Snajil e lo stesso Pellerucci, i temi sono stati declinati sulle esperienze concrete delle imprese.
Pellerucci – Presidente di Pagine Sì spa, la digital company italiana che accompagna i successi di PMI e professionisti italiani – ha elencato il ricco dizionario di valori “positivi” che caratterizzano una realtà che opera da più di 23 anni con sedi in tutta Italia, tra cui visione ecologica, buona reputazione, innovazione e originalità: “La sostenibilità – ha aggiunto il Presidente Pellerucci – ha trainato la nostra crescita tramite questo dizionario di valori, operando sempre ‘a favore’ e mai ‘contro’ la natura e la società civile, le parti sociali, le famiglie, le istituzioni, i dipendenti, i clienti ed i fornitori. Attraverso la nostra Business Unit Sì!4Web, facciamo riconoscere e diffondiamo la buona reputazione, produciamo beni e servizi percepiti di maggiori qualità, riduciamo i rischi e la conflittualità potenziale, entriamo nei mercati più esigenti e attraiamo gli interessi dei consumatori”.
Sostenibilità sempre più protagonista della vita delle imprese, un fattore inteso come rispetto dei diritti e dei doveri verso la natura, la terra, per una replicabilità dei processi produttivi nel tempo; coinvolgimento di tutti gli attori economici e sociali per la riduzione del rischio; competitività anche attraverso un utilizzo più efficace delle piattaforme digitali: “Non vi è alcuna antitesi tra sostenibilità e competitività – ha concluso il suo intervento Pellerucci – e allora innamorarsi della sostenibilità è anche conveniente”.
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