Ci parli della sua professione? Come fa a farsi ascoltare dalle aziende?
Lavoro a stretto contatto col marketing interno dell’azienda, oppure, come nel mio caso insieme ad una business unit di un’agenzia di comunicazione (Ags Comunica di Salerno), lo facciamo in outsourcing. Di conseguenza, generiamo, costruiamo e creiamo consenso positivo attorno al brand, sfruttando le potenzialità e le opportunità che tutti gli strumenti digitali oggi mettono a disposizione di un marketing aziendale. Per farsi ascoltare bisogna avere noi stessi capacità di ascolto dei bisogni delle imprese, oltre a competenza, credibilità, autorevolezza.
Ma la passione per gli eventi, da dove nasce, cosa ha in cantiere?
La creazione di un evento è una delle cose più difficili che si possa fare, tante tessere di un puzzle da incastrare perfettamente insieme in pochissimo, come lo è ogni cosa, ma questo è anche il bello, una continua sfida che m’invoglia a migliorare. Ci vuole tanto impegno e cuore, animato da un forte entusiasmo, una grande voglia di fare, lo scopo è quello di tornare a socializzare, creare dei salotti dove le persone possano socializzare, parlare “a tu per tu” e non solo attraverso una fredda chat sul tuo divano di casa o mentre guidi. Un evento è una creatura a cui dedicare attenzione maniacale per ogni minimo dettaglio. Ogni fase è fondamentale: l’ideazione, la preparazione, lo svolgimento e soprattutto il dopo.
Per questo insieme a Piero Iuliano, ne stiamo realizzando una serie di importanti nel settore enoturistico in collaborazione con i Consorzi di Tutela e le Associazioni di Categoria, con il format “Wine e Food in Tour” in location molto importanti e di prestigio sua costola sarà ”Vino, Motori and much more…” ma non voglio svelare troppo.
Mentre con “Eno Turismo Italy” in collaborazione con i miei amici Rosario Autuori, e Silvio Sabatino (patron di AGS Comunica), accomunati dalla passione per il “Nettare di Bacco” ci piace andar per vigne, a spiegare che l’enoturismo può diventare una fonte molto interessante sul reddito dell’impresa. Ci rendiamo conto oggi come mai, che bisogna innovare e diversificare l’offerta. Passare da una generica promozione delle destinazioni alla comunicazione dei contenuti. Bisogna pensare a nuovi turismi: escursionismo, cicloturismo e altri e confezionare un’offerta su misura per rispondere a specifiche domande, oltre che rinnovare le strutture ricettive creandone nuove in linea con la domanda sempre maggiore. Se non vieni accolto bene non torni più.