Rendiconto sociale Inps: aumento domande di liquidazione gestioni private

Nel Rendiconto sociale 2019 dell’Inps la parte finale è rappresentata dall’attività della direzione regionale nel 2018, una postfazione da parte del presidente. Ne diamo qui conto. “Nell’anno 2018, presso le strutture della Regione, si è registrato un incremento della produzione del 2,15 per cento rispetto all’anno precedente, che arriva al 5 per cento se confrontano con il 2016. Il dato produttivo in costante aumento, contestualizzato rispetto al fenomeno della progressiva riduzione del personale, evidenza un miglioramento continuo delle performance produttive delle sedi dell’Umbria: l’indicatore di produttività, che in Inps misura la congruità dell’impiego delle risorse umane in relazione ai carichi di lavoro, con il valore di 133,76, si è infatti attestato ben al di sopra del parametro standard di 124, con un amento rispetto al 2017 di quasi sette punti”.

Qualità e tempestività nell’erogazione delle prestazioni, in particolare quelle a sostegno del reddito, richiesta diffusa e crescente di consulenza, massima accessibilità fisica e virtuale ai servizi offerti, attenzione al mondo delle imprese: questi sono stati gli aspetti a cui più si è guardato nelle strutture Inps, “anche in relazione agli effetti che la crisi economica in Umbria continua a manifestare sul mercato del lavoro, sui cittadini e sulle loro famiglie”.

Si legge ancora nel Rendiconto: “Contestualmente all’aumento della produzione, si registra un calo della domanda di servizio complessiva del 4,45%, con conseguente erosione progressiva delle giacenze che ancora in parte sussistono, in special modo in fatto di rilavorazioni e di sistemazioni degli archivi contributivi, dove un notevole sforzo si è concentrato nella sistemazione delle posizioni assicurative aziendali e individuali, in particolar modo quelle dei pubblici dipendenti, nonché nelle attività correlate alla gestione del credito e di verifica documentale delle irregolarità
aziendali”.

Si evidenzia “un nuovo aumento nelle domande di liquidazione di pensione delle gestioni private (+5.70%) a fronte di un forte calo nelle domande di pensione della gestione pubblica (-19,04%), una riduzione nella richiesta di ricostituzione delle pensioni in essere (-2,40%), un rilevante calo della domanda di trattamenti di disoccupazione (-13.82%) e, in continuità con il trend degli anni precedenti, ancora un aumento (+6,67%) nella richiesta di provvidenze legate all’invalidità civile”.

“Passando al valore della produzione effettuata, ottimo è stato il risultato conseguito nello IEEP
(Indicatore di efficacia economico-finanziaria della produzione). A fronte di un obiettivo assegnato di € 157.570.837 per maggiori entrate e minori uscite, il consuntivo totale ammonta a € 208.147.639, pari a oltre il 132% dell’obiettivo. Le maggiori entrate conseguite (128%) sono riferite prevalentemente ad accertamenti di contributi in fase di gestione flussi, da vigilanza ispettiva e da vigilanza documentale, mentre le minori uscite (152%) sono principalmente costituite dall’accertamento di prestazioni indebite oltre che da minori prestazioni per effetto di disconoscimenti di rapporti di lavoro e da azioni surrogatorie per responsabilità di terzi”.

Si chiude: “La complessiva attività del 2018 è proseguita nel progressivo e costante miglioramento dei servizi all’utenza e della soddisfazione dei bisogni del territorio, in uno sforzo congiunto con
gli intermediari, le parti sociali, le imprese e con le Istituzioni, tutti partner che assumono un ruolo fondamentale per l’azione strategica dell’Istituto. Il 2019, già in parte trascorso al momento della presentazione di questo bilancio sociale, si presenta denso di sfide che, come sempre, cercheremo di affrontare rafforzati dall’ingresso di nuovi colleghi portatori di rinnovate energie, nella consapevolezza dell’importante ruolo rivestito dall’Inps nella previdenza e nella protezione sociale e più che mai determinati, tutti insieme, ad andare avanti con l’obiettivo di rendere al Paese un servizio sempre migliore”.

Articoli correlati

Bisognerà attendere almeno un anno per vedere i fondi del Recovery Plan: ne sono convinte...

Matteo Bartolini, CIa Umbria

Cia – Agricoltori italiani dell’Umbria tira le somme del 2020, con le aziende agricole associate...

In Umbria ci sono più di 173 mila over 70. L’Umbria è la terza regione...

Altre notizie

Altre notizie