L’esposizione, all’interno del Palazzo della Borsa, resterà aperta al pubblico fino al 15 dicembre.
In mostra è la Catania che, a cavallo tra le due guerre mondiali, vede realizzare sotto il profilo dell’architettura urbana, un processo di rapida e profonda modernizzazione.
Sotto la guida di Francesco Fichera e di una vivace schiera di giovani professionisti (Giuseppe Marletta, Alfio Fallica, Francesco Fiducia, Raffaele Leone, Ercole Fischetti, Vincenzo Patanè ed altri) la “Catania degli architetti” realizza una significativa trasformazione del tessuto urbanistico, innestando una nuova monumentalità pubblica e privata sul tronco dell’identità barocca.
Il Palazzo delle Poste, l’Istituto tecnico commerciale “De Felice”, le sedi del Consiglio provinciale dell’Economia, della Guardia di finanza in piazza San Francesco, la Casa del mutilato, il Palazzo delle scienze dell’università, lo stadio di calcio Cibali sono testimonianze di questa reinterpretazione stilistica degli spazi urbani etnei.
“Questa mostra – sottolinea il presidente Musumeci – rende doveroso omaggio a quella schiera di giovani professionisti che ridisegnarono uno stile architettonico nuovo in città. Un patrimonio monumentale che va meglio conosciuto e valorizzato, ma soprattutto tutelato, come stiamo già facendo con l’edilizia sacra, i teatri storici e quelli di pietra”.