Imprese Marche: saldo positivo tra luglio e settembre

Resiste il sistema produttivo delle Marche. Tra luglio e settembre, secondo il Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Movimprese. il numero delle imprese marchigiane è cresciuto per effetto delle 1.779 nuove attività a fronte delle 1.660 che hanno chiuso i battenti per un saldo favorevole di 119 aziende. Si tratta del secondo trimestre consecutivo in territorio positivo, dopo l’aumento di 88 imprese registrato tra aprile e giugno.

“Si tratta di segnali incoraggianti” commenta il segretario Cna Marche Otello Gregorini “anche se siamo ancora lontani da una duratura ripresa. Infatti nei primi nove mesi dell’anno, i numeri sono ancora negativi, con la scomparsa di 1.241 imprese e di 3.500 posti di lavoro. Inoltre le imprese artigiane sono diminuite anche negli ultimi due trimestri con 88 aziende in meno tra aprile e giugno e 95 tra luglio e settembre. Per una inversione di tendenza occorre favorire l’accesso al credito delle piccole imprese e degli artigiani, investire in formazione e destinare risorse alle infrastrutture e ai lavori pubblici”.

Nel terzo trimestre del 2019 a crescere, ancora una volta, sono soltanto le società di capitali (+313) mentre continua la chiusura di imprese individuali (-184) e di società di persone (-78). Una tendenza che si ripete da alcuni anni e che sta portando il sisitema produttivo marchigiano ad una lenta ma costante trasformazione: dalle tradizionali imprese familiari dei distretti manifatturieri alle giovani aziende innovative del terziario avanzato e di impresa 4.0.

“Un dato” spiega Giovanni Dini, direttore del Centro Studi Cna Marche “che trova conferma nell’analisi dei diversi settori. A registrare un aumento del numro delle imprese sono soprattutto servizi al turismo e quelli avanzati. Tra le manifatture perdono imprese le attività del sistema moda e del legno-mobile mentre continuano a crescere gomma-plastica e installazione, riparazione e manutenzione macchine. Riprendono a crescere di numero anche le imprese di costruzioni, trainate dai bonus energia e ristrutturazioni e dalla ricostruzione post terremoto”.

Andando sul territorio, la provincia di Fermo registra un aumento di 102 imprese, seguita da Macerata (+33), Pesaro e Urbino (+28) e Ascoli Piceno (+9). Solo la provincia di Ancona evidenzia un saldo negativo (-53 imprese).

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