Giovani emigrati all’estero: Perugia e Terni a confronto tra il 2007 e il 2017

Dall’Italia, nel decennio 2007 – 2017, se ne sono andati in 401 mila tra i 18 e i 39 anni. Sono stati presi in considerazione dal rapporto di Mediacom043 solo i trasferimenti di residenza; se si considerano anche coloro che hanno stabilito il domicilio all’estero, la cifra si raddoppia. Dei 401 mila emigrati all’estero, 128.633 sono successivamente rientrati, per una perdita secca di 272.407 giovani. Il danno per l’Italia è di 16 miliardi circa, pari all’1-1,1% del valore aggiunto. Se si prendono solo gli emigrati, senza considerare i rientri, il costo pagato dall’Italia è di circa 23,55 miliardi di euro, ossia l’1,47% del Pil.

La propensione all’emigrazione tra il primo anno considerato, il 2007, e l’ultimo, il 2017, è cresciuta del 226,8%, il che significa che è aumentata di 3,32 volte in dieci anni. In Umbria la propensione ad andare all’estero dei giovani 18-39 anni è cresciuta del 203,8%. Da quella di Perugia si emigra di più, ma si torna anche di più rispetto a Terni. La perdita secca, per l’Umbria, è di 210-230 milioni, che salgono a 310 se, invece del saldo emigrati-rientrati, si considera soltanto il numero di giovani 18-39 anni emigrati all’estero. La nostra regione, comunque, fa meglio di non poche regioni del Centro-Nord.

Scopriamo più nel dettaglio il Rapporto. A livello di circoscrizioni territoriali, la crescita maggiore la registra il Sud: da 5.860 a 22.097 giovani emigrati, +277,1%. Le regioni continentali del Mezzogiorno fanno segnare +300,1%, le isole +247%. Nel 2017, però, il livello maggiore di emigrati arriva dal Nord, con 28.999 contro i 22.097 del Mezzogiorno e i 10.457 del Centro. L’incidenza dell’emigrazione giovanile all’estero resta comunque maggiore nel Sud Italia. Se si guarda all’intero decennio 2007-2017, l’andamento è simile: 133mila 358 giovani 18-39 emigrati
all’estero nel Mezzogiorno (cifra che diventa 91mila 519 se si considerano anche i rientri dall’estero), 198mila 406 giovani emigrati dal Nord (considerando anche i rientri la cifra scende a
137mila 139) e 69mila 276 giovani emigrati dal Centro nel decennio (la cifra cala a 43mila 749 considerando i rientri).

Analizziamo ora il caso Umbria. Se sono stati 5.389 i giovani che sono partiti, nel decennio sono rientrati in 1.613: la perdita netta è di 3.776. La situazione è comunque migliore rispetto alla media nazionale, anche se si guarda al saldo (emigrati – rientrati). Nel 2007, infatti, il saldo tra il numero dei giovani 18-39 anni emigrati dall’Umbria e quelli rientrati era di appena 112, cifra che sale a 629 nel 2017. L’incremento è quindi del 561,6%, rispetto all’866,5% della media italiana.

Nella provincia di Perugia, tra il 2007 e il 2017, sono andati all’estero 4.022 giovani 18-39, da quella di Terni 1.367. Ma considerando anche i rientri, la perdita per il Perugino è di 2.997, quella di Terni di 779. Confrontando il primo e l’ultimo anno del decennio, l’aumento dei giovani 18-39 emigrati dalla provincia di Perugia è del 207,4%, dalla provincia di Terni del 188,2%. Se si guarda al saldo tra partiti e tornati, la provincia di Perugia mostra un aumento del 475% (da un saldo di 108 giovani nel 2007 a uno di 513 nel 2017), inferiore a quella di Terni, che marca un +2.900% (da un saldo di quattro giovani nel 2007 a uno di 116 nel 2017).

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