Questa mattina, nei pressi di Ponte Vittorio Emanuele II a Roma è stato rimosso un altro ingombrante relitto di imbarcazione dal fiume Tevere. L’intervento scaturisce da un accordo di collaborazione tra Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, Regione Lazio, Comune di Fiumicino, Roma Capitale, Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale e Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino centrale. Si tratta di una delle strutture del vecchio galleggiante denominato “Vacanze Romane”, un relitto che si è staccato e rovesciato durante una piena del fiume Tevere avvenuta negli anni passati e poi trasportato dalla corrente arenandosi nel punto in cui si trova a causa della presenza di muratura di probabile origine romana.
Il relitto è composto da una chiglia a doppio strato di cemento con rete metallica con delle intercapedini all’interno della chiglia stessa realizzate in mattoni. La chiglia è lunga 10 metri e molto larga tanto da essere chiamata “la balena”. Il relitto non potrà essere sollevato per intero, ma sarà sezionato con attrezzature e flessibili. L’intervento, compiuto da personale specializzato con operatori subacquei, mezzi di soccorso e che ha richiesto anche la deviazione della navigazione turistica, durerà almeno una settimana. Al termine delle operazioni tutti i rifiuti saranno trasferiti in discarica.
L’intervento rientra nel quadro dell’appalto per il servizio di “Manutenzione ordinaria e straordinaria del fiume Tevere”, finanziato per circa un milione di euro dalla Regione Lazio, che ha permesso di effettuare già numerose operazioni e che vede proprio in questi giorni eseguire anche la pulizia delle banchine a Ponte Milvio e presso l’Isola Tiberina. Alle varie attività in corso per la tutela del fiume della Capitale oggi si è aggiunto inoltre l’inizio dei lavori di consolidamento del muraglione a Ponte Sublicio, nei pressi di Porta Portese, che consentirà tra l’altro di mettere in sicurezza l’adiacente pista ciclabile, molto frequentata dai romani. Il costo di questo intervento è di circa 150mila euro.
“L’attività di rimozione e smaltimento dei relitti lungo il corso del Tevere è importante sia per il decoro urbano che per la prevenzione dei rischi idraulici in caso di piene, ripristinando il corretto deflusso delle acque. La consueta collaborazione con la Capitaneria di Porto di Fiumicino garantisce sicurezza e qualità delle operazioni: li ringrazio per il prezioso e insostituibile contributo così come ringrazio la Polizia idraulica e fluviale e la Direzione regionale competente. Il prossimo relitto ad essere rimosso sarà la famosa Tiber II, arenata dal 2008 sulla banchina del Lungotevere della Vittoria” –parole di Mauro Alessandri, assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità.