L’energia elettrica è diventata per il genere umano un bene primario. In sua assenza, il motore che alimenta la vita quotidiana delle persone tende a bloccarsi, dalle più semplici azioni ai gesti più particolari, il black-out causa davvero molti disagi.
Non a caso, stando ad alcune statistiche, entro il 2035 la richiesta di energia alle aziende potrebbe aumentare del 30% in ogni famiglia.
Questo a dimostrazione della sua importanza. Tuttavia spesso dimentichiamo che si tratta di una fondamentale risorsa preziosa e pagata profumatamente alle aziende di fornitura per la sua erogazione.
Per cui ci ritroviamo a compiere dei gesti sbagliati che portano ad uno spreco vero e proprio. Uno spreco che si ripercuote sulla tasca e sull’ambiente.
Vediamo dunque insieme, con la consulenza dei maghi del risparmio energetico di taglialabolletta.it, come fare per risparmiare energia elettrica in casa, seguendo alcuni fondamentali consigli.
Consiglio 1: Scegliere le lampadine giuste
La prima cosa da fare per poterci avviare verso un risparmio energetico consapevole risiede nella sostituzione delle lampadine che abbiamo in casa.
Sarebbe infatti opportuno optare per quelle a basso consumo, come i modelli LED o i modelli a fluorescenza.
I requisiti che una lampadina deve avere per essere a risparmio energetico si basano in primis sul lumen, ovvero sull’unità di misura che si concentra sulla luminosità.
Dopodiché dobbiamo tenere conto della posizione in cui si colloca la lampadina senza tralasciare ad esempio che quelle fluorescenti si illuminano gradatamente.
La migliore alternativa comunque sono le lampade a led, che secondo le stime, sono in grado di generare un risparmio di circa l’80% di elettricità rispetto a quelle tradizionali.
Consiglio 2: Consumo di elettrodomestici, uno sguardo d’insieme
I maggiori colpevoli dello spreco di corrente a casa sono sicuramente gli elettrodomestici. Questi ultimi incidono complessivamente sull’importo della bolletta per una percentuale che può sfiora anche il 70%.
Per cui stiamo per affrontare il discorso dal punto di vista più spinoso e critico possibile. In primis, si consiglia, laddove possibile, di sostituire i vecchi modelli con quelli più moderni, che tra le loro funzioni vantano già l’opzione del risparmio.
Per fare ciò, è bene verificare che sull’etichetta dell’apparecchio ci sia una data sigla, ovvero classe A+ o superiore.
Per quanto concerne il frigorifero, parliamo di un elettrodomestico fondamentale e immancabile in un ambiente domestico.
Forse è quello che incide maggiormente perché resta acceso sia giorno che notte. Motivo per il quale dovrebbero essere scelti quelli che consentono la circolazione dell’aria e non fanno formare la brina.
Circa invece le nostre scorrette abitudini quotidiane consigliamo di evitare di aprire e chiudere inutilmente il frigo, e di non lasciare lo sportello per troppi minuti aperti.
Cerchiamo inoltre di stabilire la temperatura ad una gradazione ottimale, tipo 6 gradi, e puliamolo spesso. Non dimentichiamo infine di provvedere periodicamente alla sua manutenzione, sostituendo le guarnizioni non appena esse si usurano.
Il secondo elettrodomestico importante non solo per l’utilizzo, ma per la sua incidenza sul lato economico è il forno. Si tratta dell’apparecchio che consuma di più. Quelli più ecologici, diciamo così sarebbero i ventilati perché riducono i tempi di cottura e mantengono standard la temperatura interna. Per risparmiare quando il forno è in funzione, dovremmo evitare di aprire di continuo lo sportello: non facciamo altro così che disperdere calore e allungare i tempi di cottura.
Viceversa, ricordiamo di spegnerlo almeno cinque minuti prima del previsto, consentendo l’ultima fase di cottura a forno spento, sfruttando il calore accumulatosi nell’apparecchio.
Infine cerchiamo sempre di tenerlo sempre pulito, evitando che residui di cibo restino attaccati all’interno, compromettendo le sue funzionalità.
Consiglio 3: Imparare a fare la lavatrice
Nonostante sia un elettrodomestico, la lavatrice merita un discorso a parte. Diciamo pure che la maggior parte degli errori effettuati sullo spreco di energia risiedono appunto in uno scorretto utilizzo di questo validissimo strumento domestico.
D’accordo che la lavatrice nasce per evitare di fare il bucato a mano, ma non va bene lavare se il cestello non è del tutto carico.
Non ci pare uno spreco metterla in funzione solo per pochi capi?
Questo significa che andrebbe fatta quando è piena, o quantomeno, se si tratta di un modello più moderno, andrebbe attivata l’opzione del mezzo carico.
Di solito poi si sbaglia anche la temperatura dell’acqua. Per la stragrande maggioranza dei capi infatti, bastano 40 gradi circa. Le temperature maggiori vanno bene solo in casi estremi come la biancheria intima, o le asciugamani.
In ogni caso poi si sconsiglia di effettuare il prelavaggio. Non solo infatti consuma il doppio dell’acqua ma necessita di un terzo in più di corrente per concludersi. Infine, badate bene che se in bolletta abbiamo una tariffa oraria più conveniente, sarebbe l’ideale programmare i lavaggi nelle fasce orarie più economiche.
Consiglio 4: L’utilizzo saggio del condizionatore
Il condizionatore ormai è indispensabile quanto il frigorifero. Tuttavia è un killer per il consumo. Andrebbe dunque usato con molta parsimonia (anche per preservare la propria salute).
Il consiglio comunque è di impostare sempre 5 gradi max in meno rispetto alla temperatura esterna, e se prevede l’opzione di deumidificazione, preferirla rispetto al funzionamento classico.
Se teniamo acceso il condizionatore, sarebbe opportuno non aprire di frequente le finestre e se proprio dobbiamo uscire dalla stanza, attenzione a richiudere rapidamente la porta. Infine suggeriamo di pulire almeno ogni due mesi il filtro dell’aria e di controllare il gas refrigerante ogni anno.
Così facendo, solo con il condizionatore si potrebbero ottenere risparmi di centinaia di euro.