Un’eccellenza, ancora un’eccellenza agroalimentare: il “pomodoro iodato”, che è ancora più salutare, è stato protagonista presso il Mercato di Campagna Amica di Perugia, dove ha attirato la curiosità e l’apprezzamento da parte dei cittadini-consumatori che frequentano regolarmente i banchi dei produttori Coldiretti del territorio.
Il prodotto – spiega Coldiretti – è frutto di una sperimentazione in corso all’interno del progetto Multinet finanziato dalla Regione Umbria nell’ambito della Misura 16.1 del P.S.R. regionale 2014/2020 sui Gruppi Operativi per l’innovazione. Nel progetto Multinet, che vede Coldiretti Umbria tra i partner, sono coinvolti il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, di Medicina, Ingegneria Civile e ambientale e Scienze Politiche dell’Università di Perugia.
Alla sperimentazione del pomodoro naturale – riferisce Coldiretti – si è puntato anche in considerazione della risaputa carenza di iodio di molte zone interne dell’Umbria. L’utilità di questo pomodoro – sottolinea Coldiretti – deriva proprio dall’assunzione dello iodio in esso contenuto e precedentemente distribuito al momento della coltivazione con un’apposita metodologia di irrigazione da parte dell’agricoltore. Un’alternativa in più all’uso del comune sale da cucina iodato, ma soprattutto utile a quanti devono assolutamente privarsi di sale nella propria dieta e per un’assunzione regolare di iodio anche in zone lontane dal mare.
La coltivazione del pomodoro iodato è stata effettuata a Narni presso l’azienda orticola di Federico Leonardi, da sempre in prima linea nel proporre cibi naturali e a filiera corta. Dopo la sperimentazione in campo – aggiunge Coldiretti – si auspicano altrettanto lusinghieri risultati dalla “sperimentazione in corsia”, soprattutto per definire le giuste quantità per un ampio beneficio nelle diete dei diversi pazienti e in generale dei consumatori.
Si tratta – ribadisce Coldiretti – di iniziative importanti, che pongono innanzitutto l’attenzione sul legame tra una corretta alimentazione e benessere fisico, ma che permettono di valorizzare anche il lavoro delle imprese agricole costantemente impegnate a proporre ai cittadini prodotti di qualità, del territorio, che fanno bene all’ambiente e alla salute.
A sostenere il percorso di qualificazione di quest’offerta alimentare di eccellenza anche in Umbria – conclude Coldiretti – ci sono proprio i mercati degli agricoltori, non più solo un luogo di consumo, ma anche di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà, con la loro diffusione che tocca grandi e piccole città del Paese, grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha realizzato la più vasta rete di vendita diretta a livello mondiale.