Si chiama ‘Aeroporto fermata moda’ l’evento organizzato da Laura Cartocci all’interno dell’aeroporto internazionale dell’Umbria ‘San Francesco d’Assisi’ di Perugia. Una sfilata ha portato eleganza e bellezza domenica scorsa all’interno del terminal di Sant’Egidio. Modelle e modelli hanno indossato abiti firmati ‘Moda sposi’, ‘I Rocchi cashmere’, ‘Nid’ e ‘Gattinoni’.
Al termine della sfilata, Laura Cartocci si è detta molto soddisfatta: “L’aeroporto era una meta a cui avevo sempre pensato, dopo aver organizzato simili appuntamenti alla stazione ferroviaria di Assisi e al Minimetrò di Perugia. Da anno cerco di mettere nei miei eventi la passione per la moda, l’arte, lo spettacolo e la musica, ma anche e soprattutto di promuovere la prevenzione”. La event planner è da anni impegnata nel sociale e, anche in questa occasione, ha associato un’iniziativa benefica insieme all’associazione no profit ‘Un’idea per la vita’, di cui è presidente: sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e raccogliere fondi per aiutare i malati di cancro.
La sfilata è stata intervallata da momenti di danza con musica del dj Rastelli. Angelo Pieraccini, responsabile terminal dell’aeroporto umbro, ha spiegato: “Nonostante le difficoltà di un ambiente che non si presta alle sfilate di moda, siamo riusciti a organizzare un bell’evento che credo sia riuscito veramente molto bene. Il nostro obiettivo è rendere l’aeroporto non solo un luogo di arrivi e partenze, ma anche di aggregazione. Quindi, ben vengano iniziative importanti come questa”.
La sfilata era patrocinata dalla Regione Umbria, dal Comune di Perugia, dal quello di Assisi e da Umbria International Airport San Francesco d’Assisi. È stato realizzato in collaborazione con Stim Viaggi, Kinecenter, Tartufi Alfonso Fortunati, Nissan, tenute Lunelli e Carbonari group. Tra gli ospiti l’artista di Perugia Giuseppe Fioroni, che ha curato la scenografia con le sue opere, realizzazioni uniche che fondono pittura e sartoria. “E’ stata la giornata della bellezza. Laura Cartocci è stata molto acuta perché ha saputo coniugare l’arte con la moda. Tutto si unisce, si fonde. In un teatro, in uno spettacolo, in qualunque palcoscenico, dove c’è un’opera d’arte c’è sempre uno scenario. Questo appuntamento è stato un’opera d’arte e meritava appunto uno scenario. Di colori e moda”.