Le idee di cambiamento possono nascere allo stesso imprenditore o possono essere suggerite dal mercato e di esempi ce ne sono infiniti: aggiungere camere ad un hotel sapendo di poterle un giorno spostare altrove per fare spazio ad una piscina o una spa; creare delle aree aggiuntive al ristorante per l’inverno per poi d’estate poter fare spazio ai tavoli esterni; aggiungere moduli comfort in base alle esigenze dei clienti; trasformare parte del ristorante in una sala convegni; aggiungere all’attività ricettiva una zona nursery o ludoteca per bambini; ripianificare tutta l’area in base a nuovi business plan, e via di seguito all’infinito.
Sviluppare e realizzare nuove idee per la propria attività con l’edilizia tradizionale significherebbe (dopo le relative autorizzazioni valide anche per i prefabbricati) allestire “impattanti” cantieri per settimane costringendo a più o meno lunghi periodi di chiusura o, comunque, a disagi anche estetici la normale gestione dell’attività, considerando poi i tanti imprevisti che sorgono durante i lavori edili in loco.
Con l’edilizia prefabbricata moderna ciò non avviene: circa l’98% dei lavori viene svolto dalla azienda costruttrice nelle proprie sedi ed il restante – installazione dei locali e messa in pristino degli impianti – dura pochi giorni e non procura i fastidiosi materiali di scarto da dover gestire.
Costanzo Sansonetti, patron di Sib Case – azienda italiana che ha brevettato il famoso pannello Polfibre – trascorre soddisfatto molto del suo tempo a studiare e realizzare col proprio team le soluzioni che i clienti imprenditori gli chiedono per massimizzare gli affari gestendo al meglio gli spazi modulari delle loro attività in corso, cimentandosi anche in progetti nuovi per nuove attività e nuove forme di business.
I fattori vincenti di questo tipo di strutture – spiega Sansonetti – sono diversi. Fermo restando la bellezza e lo stile che nascono comunque dalle idee che ha l’imprenditore, i materiali usati sono completamente inerti agli agenti atmosferici, riducendo quindi quasi allo zero la manutenzione degli ambienti e massimizzando l’efficacia energetica degli stessi (partono dal minimo di casse A). Questo significa per chi fa impresa – prosegue – di abbattere sensibilmente già in partenza due importanti voci di costo: utenze e manutenzione, e nei tempi che viviamo oggi così rapidi e competitivi, partire già con “migliori frecce” nella faretra non può che far bene.
Photo Credits: Luca Furlanut
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