I soldi per sostenere territori in crisi ci sono. E quelli devono adoperarsi per garantire anche per il 2019, la continuità degli interventi di integrazione salariale nelle aree di crisi complessa: per questo motivo il Presidente della Regione dell’Umbria ha inviato una lettera al ministro del Lavoro e delle politiche sociali ed al ministro dello Sviluppo economico per portare alla loro attenzione i problemi dell’area umbroa-marchigiana.
Si deve così evitare una disparità di trattamento per imprese e lavoratori che operano in aree che evidenziano gravi problematiche connesse alla reindustrializzazione, ma che sono interessate da accordi di programma o riconosciute quali aree di crisi industriale complessa ai sensi delle norme previgenti e tra queste quella del territorio Umbro Marchigiano interessato dalla crisi della A. Merloni Spa in amministrazione straordinaria per cui è tuttora vigente specifico Accordo di Programma”.
“L’articolo 9 quater della legge 108/2018 – prosegue la lettera – ha consentito di superare con riferimento allo stesso anno tale situazione, salvaguardando ad esempio i livelli occupazionali di una realtà come Tagina Spa interessata allora da una procedura concorsuale e oggi in fase di rilancio produttivo i cui lavoratori potrebbero beneficiare di tale intervento.
Permangono in questo senso le ragioni per proporre alla Sua attenzione l’urgente necessità di garantire anche per il 2019 la continuità degli interventi di integrazione salariale nelle aree di crisi complessa riconosciute ai sensi della legge 99/2009 senza alcun impatto sulla finanza pubblica grazie alla possibilità di utilizzare risorse già ripartite tra le regioni con diversi decreti ministeriali”.
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