Un curriculum di tutto rispetto, quindi, che rappresenta un valore aggiunto per la sua armeria, diventata una realtà apprezzata da molti tiratori a livello nazionale e non solo. Al suo interno Tony fa tutto da solo: assembla, ripara e customizza carabine da tiro, realizzando prodotti affidabili, precisi e di qualità, con componenti di marchi leader nel settore e soprattutto personalizzati ed esclusivi secondo le esigenze del cliente. Ma perché Tony è richiesto dai tiratori di tutta Italia? «Perché ho vissuto in prima persona le gare, conosco le regole del gioco, le dinamiche di come, cosa e perché succede durante una competizione – spiega Tony che è stato anche pilota di rally -. È un lavoro minuzioso, ci vuole tempo e in questi anni ho assemblato un centinaio di carabine. Del resto nel Bench Rest e nell’F Class non esistono armi di serie, tutto è su misura: insieme al cliente si decide che “azione” utilizzare, il calibro e , il tipo di calciatura da montare in base alla disciplina e il tipo di canna. Posso anche personalizzare un’arma già esistente con la messa a punto dello scatto, la sostituzione della canna il montaggio delle ottiche il bedding, ovvero il processo per colmare lo spazio tra l’azione e il calcio attraverso l’impiego di resine particolari».
In questi anni l’Armeria Tony si è distinta proprio per la sperimentazione e la messa a punto di innovazione nel campo del tiro con armi a canna rigata: «Ho sviluppato nuovi progetti di armi specifiche per le varie discipline e nuovi calibri come il “300 Blacktornado”, su progetto dell’ingegnere Zanoni Gianfranco, e il mio “284 Tony”, utilizzato da molti tiratori in ambito nazionale con tanto di argento vinto ai MondialiF Class in Canada nel 2017 da Gianfranco Zanoni – conferma Tony -. Rispetto ad altri fucili, la carabina nasce per sparare un proiettile solo e da sempre gli appassionati hanno concentrato i loro sforzi e la loro attenzione sulla ricerca alla perfezione balistica volta alla massima precisione».
Escludendo l’abilità del tiratore, nel Bench Rest il costruttore concentra infatti i suoi sforzi nella realizzazione di armi capaci a sparare 5 colpi in un solo unico foro, più piccolo possibile. «Estremamente importante in questa disciplina sono la qualità e la perfezione delle armi e la ricarica delle munizioni finalizzate all’esprimere il massimo della precisione – conclude Tony -. L’evoluzione dagli anni Cinquanta ad oggi ha visto il succedersi di armi, ottiche e cartucce ma carabina e calibri vanno perfezionati al meglio con lavorazioni artigianali ed estremamente sofisticate in quanto le armi e le cartucce in commercio non sono sufficientemente precise da garantire risultati apprezzabili nelle competizioni sportive».
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