Martedì 3 settembre andrà in scena l’edizione 2019 della Cena dei Mille, a Parma. Come sempre, all’interno del ‘Settembre Gastronomico’, progetto di promozione delle filiere di prodotti made-in-Parma del Comune di Parma e della Fondazione Unesco City of Gastronomy, con la regia di Parma Alimentare e ‘Parma io ci sto’ e il supporto di Destinazione Turistica Emilia.
Il 3 settembre sera, dunque, Parma diventerà un ristorante sotto le stelle, con una tavolata di 500 metri tra piazza Garibaldi e Strada della Repubblica, in grado di ospitare mille ospiti. La Cena dei Mille ha una finalità benefica, verranno raccolti fondi per l’Emporio Solidale di Parma. La proposta gastronomica è da leccarsi i baffi: dalle Dop Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, dalla pasta, dal pomodoro e dalle alici di Parma.
Al lavoro ci sarà la squadra di Parma Quality Restaurants, capitanata dallo chef Enrico Bergonzi, la migliore espressione dell’alta cucina parmense: ne fanno parte gli chef stellati Massimo Spigaroli, che è anche presidente della Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, e Terry Giacomello. Lavorerà poi, al fianco di Parma Qualità Restaurants, una rappresentanza di Chef To Chef, consorzio di 50 migliori chef dell’Emilia Romagna: in cucina il tocco degli chef stellati Isa Mazzocchi e Daniele Repetti, di Piacenza, e gli chef reggiani Gianni D’Amato e Andrea Incerti Vezzani, quest’ultimo una stella Michelin. Il mondo dell’alta pasticceria sarà invece rappresentato dallo chef pâtissier Claudio Gatti.
Molto atteso Norbert Niederkofler, ‘mente cucinante’ del ristorante St. Hubertus, presso l’hotel Rosa Alpina di San Cassiano, qui dove è nata la filosofia etica e sostenibile di ‘Cook The Mountain’, che ha consacrato Niederkofler tra i dieci tristellati Michelin italiani. A lui il compito di prendere il testimone di Carlo Cracco, protagonista dell’edizione 2018. Queste le parole di Niederkofler: “A Parma, nel novembre 2017, Michelin mi ha insignito della terza stella: è stato il coronamento di un percorso iniziato da giovanissimo, nel piccolo hotel di famiglia di Alto Adige, proseguito studiando e maturando esperienze nelle cucine di Germania, Regno Unito, Svizzera, Italia e Stati Uniti, al servizio di grandissimi, culminato nel 1996 con l’apertura del mio ristorante, il St. Hubertus, in cui uso solo ingredienti locali, promuovendo le eccellenze delle Dolomiti. La prima stella è del 2000, la seconda del 2007, la terza del 2017, annunciata al Teatro Regio”.E ancora: “Al di là dei ricordi personali, Parma, per il suo patrimonio gastronomico, che tutto il mondo le invidia, per le sue tradizioni culinarie, per la presenza di tanti piccoli artigiani del gusto è una città impossibile da non apprezzare per chi ha scelto di fare della cucina la propria vita». L’unicità del progetto ha convinto Norbert Niederkogler a partecipare: “Sono invitato spesso a cucinare in occasione di eventi importanti, per un gran numero di persone. Quindi non ho accettato per il semplice gusto della sfida. Piuttosto, nel caso di Parma la scenografia è fantastica, particolarissima: siamo nel cuore della città e l’entusiasmo della gente è palpabile. La ‘Cena dei Mille’ è un modo originale di far vivere gli spazi urbani e di far riscoprire alle persone il piacere di stare insieme: mi sono convinto guardando le foto scattate lo scorso anno. Sul piano personale, la vedo come un’opportunità per far conoscere il mio modo di essere e di agire”.
Lo chef firmerà il dessert della Cena dei Mille: “Il dessert è attesa, aspettativa. Con i colleghi di Parma Quality Restaurants, abbiamo concepito un menu in crescendo, basato su varietà ed equilibrio. La mia idea è quella di proporre, rivisitandolo, un dolce della tradizione altoatesina: una nota di freschezza e di leggerezza nello spartito gastronomico della serata. Sarò fedele al mio motto ‘Cook The Mountain’, selezionando materie prime della mia terra, l’Alto Adige. Per me, ogni chef deve farsi promotore della tutela del territorio in cui vive. E qui si innesta il concetto di sostenibilità: sostenibilità intesa come riscoperta di ciò che è locale, come rispetto della biodiversità, come non spreco e come utilizzo intelligente degli ingredienti, anche a più riprese. A sua volta, tutto ciò si traduce nel rispetto del lavoro di contadini, allevatori e casari e di tutti coloro che sono impegnati direttamente nella produzione degli alimenti. Compito di un cuoco deve
quindi essere quello di tendere alla perfezione attraverso il rispetto della natura e la qualità dei
prodotti, ricordandosi delle radici culturali. Ritengo che questo messaggio sia universale e applicabile a ogni territorio: come io ‘cucino la montagna’, un giovane cuoco di Parma interpreta la Food Valley emiliana. Senza che questo rappresenti un limite: anzi, è proprio partendo dal proprio contesto geografico e culturale che si possono raggiungere traguardi incredibili, come quello rappresentato dalle tre stelle Michelin”.
La Cena dei Mille finanzierà Emporio Solidale Parma, realtà che dal 2010, grazie allo sforzo di dieci associazioni e a quello di una sessantina di volontari, e grazie alla generosità di imprese e privati e cittadini, vive. Nel 2018 ha aiutato 1.070 nuclei familiari, circa 3 mila persone, del territorio parmense. Come? Con la spesa gratuita, con oltre 9 mila pasti, mettendo a disposizione generi alimentari di prima necessità. Tra i beni distribuiti l’anno scorso ci sono farina, olio, tonno in scatola, riso, pasta e zucchero, frutta e verdura, latte e formaggi, biscotti. Superati i tre milioni di euro di valore, cifra che colloca Emporio Solidale Parma tra le prime realtà italiane del settore.
Già attiva la prevendita per la Cena dei Mille, tramite il circuito VivaTicket. Il biglietto a persona costa 90 euro, più i diritti di prevendita.