“Il segreto per ottenere un’acconciatura perfetta non dipende soltanto dal talento e dalla tecnica di chi tiene le forbici in mano, ma nella capacità di osservare il cliente, offrendo una vera e propria consulenza di immagine che inizia dallo sguardo, prosegue con le parole e termina con un nuova immagine della persona”.
È questa la filosofia di Mario Barili, titolare del salone di acconciature “Mario Hair Art”, che ha aperto nel 1972 ad Arezzo. Un’intera vita passata tra forbici e saloni di bellezza, quella di Barili, che ha iniziato la professione nel 1964, lavorando con alcuni dei migliori coiffeur italiani e che oggi annovera tra i suoi clienti volti noti dello spettacolo e non solo. “Capire le esigenze del cliente significa ascoltare. Questo fa un bravo parrucchiere”, dice Barili.
Una filosofia che è diventata quasi un mantra nel suo salone di bellezza, dove oggi lavorano oltre 10 professionisti, in grado di rispondere alle esigenze di ogni clientela: dalla più alla meno giovane. “La prima fase di un buon rapporto tra parrucchiere e cliente nasce proprio dall’ascolto. Un vero professionista sta attento a ciò che ha da dire, si siede vicino a lascia parlare la sua musa ispiratrice. Solo dopo averla ascoltata entra in sintonia con i suoi pensieri e con alcune domande cerca di capire le sue reali esigenze, cerca di comprendere se il taglio o il colore è stato scelto per moda oppure dipende da altri fattori.
L’ascolto è la chiave per risolvere ogni dubbio e far partire al meglio la collaborazione”, spiega. “Una volta che il cliente ha espresso il suo desiderio, il parrucchiere offre i suoi consigli di professionista su quel personale taglio, motivandoli con la volontà di ottenere un look che valorizzi al meglio la persona, perché questo è lo scopo di ogni acconciatura: esaltare chi la porta”.
È combinando ascolto e consigli che l’artista può quindi esprimere al meglio la propria arte e trasformare la passione e l’entusiasmo per il suo lavoro, soddisfacendo le richieste di chi ha davanti. Creare la giusta empatia può essere quindi semplice. “Se il parrucchiere mette cuore in quello che fa, il cliente lo avverte da subito e ne resta pienamente appagato”.
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