“C’era una volta una fattoria …”, sembra l’inizio di una favola, ma la Fattoria Casabianca di Bucine, in provincia di Arezzo, è una realtà tutta da vivere, circondati da una natura incontaminata, profumi e colori di una volta, degustando vino e olio di qualità.
Certamente: alla base di tutta questa “realtà” c’è un sogno, quello di Aldo Liquori che dal 2002 avvia un percorso di miglioramento delle tecniche enologiche e di coltivazione, portando l’azienda agricola all’eccellenza, grazie anche alla certificazione biologica, e soprattutto facendola divenire una meta ambita per turisti amanti dell’Agriturismo più autentico.
“Il nostro sforzo – osserva Liquori – è stato quello di legare la produzione di vino e olio di qualità all’attività turistica. Alla Fattoria Casabianca ci piace ‘raccontare’ ai nostri ospiti cosa facciamo e come lo facciamo: qui vivono un’esperienza agrituristica autentica, degustando prodotti biologici, circondati da piante curate in maniera naturale e dove l’intervento dell’uomo è ridotto al minimo”.
Terreni coltivati con tecniche antiche, “disintossicati” da prodotti chimici, colori e profumi restituiti alla loro bellezza originaria: un percorso culturale e imprenditoriale voluto da Liquori, percorso che miete successi in termini di diffusione di prodotti e di incremento dei flussi turistici.
Aggiunge Liquori: “Due le nostre parole d’ordine: sperimentare continuamente nuovi prodotti e legare il turismo all’agricoltura. Solo così è possibile far vivere ai nostri clienti una esperienza autentica a contatto con la natura e i suoi frutti più nobili”.
Frutti che alla Fattoria Casabianca hanno nomi ben definiti.
Si parte dalle 8 etichette di vini (Primello, vino giovane Sangiovese 100%; Il Rocolo, bianco che prende il nome da un famoso leccio millenario esistente in azienda e che veniva usato anticamente per la cattura degli uccelli con una rete; Petali di Rosa, IGT Rosato Toscano; Casabianca, Sangiovese 100% di buona consistenza; Il Leccio, Chianti DOCG, Donna Laura, IGT Rosso Toscano 90% Sangiovese e 10% Merlot; Il Casino di Bellavista, con una percentuale di Merlot leggermente superiore; Cadò, ultimo nato in Fattoria Casabianca, 50% Sangiovese e 50% Merlot).
“Il Cadò – sottolinea Liquori – è il nostro fiore all’occhiello. Nasce con la vendemmia del 2011 dal giusto equilibrio tra l’aggressività del Sangiovese e l’effetto ‘attenuante’ del Merlot: un rosso ricchissimo di profumi e che rimane molto morbido in bocca”.
Da non dimenticare, poi, il pluripremiato Vin santo, prodotto da uve raccolte a mano ad ottobre e successivamente lasciate in appassimento su graticci di legno, oltre alla Grappa del Chianti e, soprattutto, all’olio Extra Vergine di Oliva IGP Toscano Biologico.
“L’olio di questa zona – conclude Liquori – può essere considerato tra i migliori al mondo. Se per il vino la mano dell’uomo è necessaria, sull’olio ci limitiamo ad una attenta potatura, concimazione, raccolta del prodotto, alla molitura ed alla sua conservazione. Da queste parti, le piante secolari producono frutti unici nel loro genere: basti pensare che da ogni pianta ricaviamo solo 1 litro di olio biologico, una quantità che ci garantisce la realizzazione di un prodotto unico e pregiato”.