Bcc Umbria: utile di 3,1 milioni di euro nel 2018

Bcc Umbria ha chiuso il bilancio 2018 con un utile complessivo pari a 3,1 milioni di euro. L’approvazione è avvenuta all’unanimità, con un solo astenuto, in assemblea a Perugia. Il presidente Palmiro Giovagnola ha commentato: “Venendo da un utile molto più piccolo, 300 mila euro circa, e da una perdita consistente due esercizi fa, è un dato positivo. La banca ha uno stato di salute buono, soprattutto in un sistema bancario italiano che da anni attraverso un periodo poco brillante a causa dell’enorme quantità di credito anomalo accumulata”.

Ha aggiunto: “Noi siamo stati capaci di affrontare questo problema vendendo grandi quantità di credito anomalo e riuscendo, comunque, a presentarci con un utile di oltre tre milioni di euro”. Il direttore generale di Bcc Umbria, Marcello Morlandi, ha spiegato: “Abbiamo passato un periodo impegnativo e fisiologico dopo la fusione. Ora la banca ha intrapreso il suo percorso: lo dimostrano i dati di bilancio e i riconoscimenti della nostra capogruppo: ogni tre mesi siamo, infatti, sottoposti a controlli incrociati e a un sistema di valutazione sulla qualità, e tutti i nostri profili più importanti sono stati rispettati”.

Torniamo ai dati. Il totale attivo è pari a circa 1.200 milioni di euro contro 1.106,7 milioni di euro del 2017 (+8%). Il portafoglio titoli di proprietà è di oltre 500 milioni di euro con un +32% rispetto al 2017 e, in termini assoluti, di 122,7 milioni di euro. Le masse complessivamente amministrate per conto della clientela (raccolta diretta, amministrata e risparmio gestito) sono pari a un miliardo di euro, +32,5 milioni di euro (+3,45%). Il rapporto tra capitale primario di classe 1 e attività di rischio ponderate è pari al 13,56%, di molto superiore alla misura vincolante del 5%. Il risultato netto della gestione finanziaria è pari sa 26,3 milioni di euro, +2,4 milioni rispetto al 2017; i costi operativi sono di 23,8 milioni di euro, leggermente in aumento.

Ancora Morlandi: “Il mercato richiede sempre più efficienza e organizzazione. Il mondo del credito cooperativo lo ha capito e sta affrontando grandi cambiamenti, a cui anche noi ci stiamo adeguando. Stiamo, infatti, lavorando a una nuova fusione con la vicina Banca Cras che ci consentirà di essere tra le prime dieci banche italiane per dimensioni. Il Gruppo ci appoggia totalmente perché vuole creare un’eccellenza e dimostrare come le banche al suo interno riescano a fare squadra”. In autunno è prevista un’assemblea straordinaria che permetterà ai soci di deliberare di andare avanti con questa iniziativa, la fusione potrebbe divenire effettiva dal primo gennaio del 2020.

Giovagnola precisa: “Banca Cras, bcc che ha sede a Sovicille, vicino Siena, ha dimensioni leggermente superiori alle nostre. Insieme avremo circa 65 filiali, il grosso nelle province di Siena, Perugia e Terni, ma anche nelle province di Arezzo, Grosseto e Livorno. I cambiamenti in corso ci costringono ad adeguarci e la fusione è un passaggio obbligatorio se vogliamo continuare a essere una bcc con caratteristiche locali, in grado di continuare a crescere e radicarsi sul territorio”.

L’assemblea di Perugia ha infine rinnovato le cariche degli organi sociali: il nuovo Consiglio di amministrazione risulta ora così composto da Michele Caciotto, Carmelo Campagna, Clara Codini, Cristian Giardini, Palmiro Giovagnola, Michel Verdi, Reginaldo Ansidei di Catrano, Massimo Biarella, Caterina Giontella, Amanzio Granieri, Luigi Mezzasoma, Luca Pecetti, Giuseppe Ragni. Il Collegio sindacale è, invece, composto dal presidente Enrico Guarducci, dai membri effettivi Ida Calzini e Libero Mario Mari, e dai membri supplenti Andrea Busso e Orietta Merlini. Il Collegio dei probiviri è composto dal presidente Giuseppe Brunelli, dai membri effettivi Stefano Magionesi e Pierfrancesco Victorio Verdese, e dai membri supplenti Cinzia Marchesini e Giacomo Vannucci.

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