Noleggio auto con conducente, nelle Marche si è costituito il Coordinamento regionale trasporto (nella sede di Cna Marche). La richiesta più urgente è incontrare la Regione per le modalità in cui applicare la nuova legge sul trasporto pubblico locale non di linea e quali risorse destinare alla categoria. A guidare il Coordinamento è Simone Magellano, portavoce Ncc Auto, insieme a Deborah Caioni, portavoce Ncc regionale autobus. Hanno partecipato anche il responsabile nazionale della Cna Noleggio con conducente Riccardo Masini e il responsabile regionale Riccardo Battisti.
Nelle Marche sono 117 le imprese in attività nel settore trasporti persone con conducente con 3400 addetti. A Macerata ci sono 38 imprese, ad Ancona 32, a Pesaro Urbino 23, ad Ascoli Piceno 16, a Fermo 8. Il servizio di noleggio con conducente, insieme a quello taxi, svolge una funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea. E’ la risposta alla domanda turistica sempre più personalizzata, al ricorso alla tecnologia e all’impiego non esclusivo dell’auto per spostarsi.
Riccardo Battisti ha detto: “Entro il 28 febbraio dovrà essere la Conferenza Stato Regioni a definire modalità di applicazione del decreto legge del 29 dicembre 2018, numero 143, recante disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea. Noi chiediamo di incontrare prima la Regione Marche per individuare insieme le criticità del decreto e le esigenze degli imprenditori”.
Quali sono queste criticità? L’obbligo di rientrare dopo ogni servizio nella provincia nella quale si ha la licenza, una limitazione. Simone Magellano aggiunge: “Noi chiediamo che si rimetta alla Regione la competenza di individuare il bacino ottimale (comunale, provinciale o regionale) in base alla determinazione di criteri generali stabiliti a livello nazionale. Inoltre chiediamo una semplificazione nella tenuta del foglio di servizio da parte del conducente, con il progressivo passaggio dalla versione cartacea al formato elettronico e la possibilità di variazioni del percorso in caso di eventi imprevisti”.
Da affrontare anche la concorrenza sleale agli autobus turistici delle imprese di trasporto pubblico locale convenzionate con la Regione, che hanno quindi contributi pubblici; infine, la necessità di contrastare e ricondurre alla legalità l’esercizio di pratiche abusive e il rilascio di una targa professionale che faciliti riconoscimento, accesso e mobilità nei vari territori comunali, ognuno con Ztl e regole di circolazione diverse.