La seconda edizione dello studio più completo ed esaustivo su questo particolare settore turistico – secondo Roberta Garibaldi, autore del rapporto – evidenzia «un dato importante, che certifica la crescente rilevanza di queste esperienze turistiche tra i viaggiatori del Belpaese, che devono diventare un forte elemento di attenzione per tutte le destinazioni italiane, per stimolare un’offerta eno-gastro-turistica sempre più strutturata».
Fra le città italiane, Palermo si classifica in quinta posizione fra le aspirazioni dei turisti italiani. Un dato che si conferma anche per quanto riguarda i turisti enogastronomici italiani che hanno indicato tra le mete che desiderano visitare sempre la Sicilia al primo posto (15 per cento), seguita da Toscana (13 per cento) e Puglia (11,2 per cento).
«La Sicilia, punto d’incontro di molteplici civiltà – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – ha ereditato dal passato anche un immenso patrimonio di gusto. Qui l’arte del cibo è vincente quasi quanto quella dei beni culturali o dei luoghi naturali, così come confermano i dati del Rapporto, che vedono la nostra Isola ai primi posti fra le mete di chi si mette in viaggio con l’obiettivo di scoprire, e di riscoprire, sapori unici e straordinari. Un risultato che ci riempie d’orgoglio e che ci spinge a puntare ancora più forte sulla valorizzazione e sulla promozione dei nostri prodotti tipici in una terra che oggi conta il maggior numero di presìdi Slow food in Italia e che si contraddistingue per una biodiversità senza eguali».
La Trinacria dunque affascina non solo per il mare, le isole e il Barocco, ma anche grazie a un’ampia offerta di eccellenze enogastronomiche. Sono i 33 prodotti agroalimentari a Indicazione geografica (17 Dop, 14 Igp e 2 Stg), e 31 vini a Denominazione (24 fra Docg e Doc). La Sicilia è quindi la quarta regione italiana per numero di prodotti agroalimentari certificati, ma anche terza per numero di aziende agricole con vite e per numero di frantoi. Fra i prodotti tipici più conosciuti dagli italiani, troviamo i cannoli siciliani (18 per cento), gli arancini (13 per cento) e la cassata siciliana (9 per cento). È la terza regione italiana per la quale gli italiani con maggior facilità riconoscono i prodotti tipici.
Per quanto concerne la ristorazione nel 2017, in Sicilia risultavano attive 22.048 imprese (il 7 per cento del totale complessivo in Italia) e, analizzando il panorama offerto dalle principali guide di settore per il 2019, 36 ristoranti si posizionano nella fascia di eccellenza (pari al 4 per cento del totale). Dal punto di vista dell’accoglienza turistica, la Sicilia offre 858 aziende agrituristiche (il 4 per cento). Il 39 per cento dei tour operator stranieri che ha partecipato alle fiere Good Italy Workshop 2017 e Biteg 2017 propongono tour enogastronomici in Sicilia.