Sempre più malattie professionali, sempre più tumori nelle Marche. La regione mantiene nel 2018, rispetto al 2017, lo stesso trend per quanto riguarda gli infortuni sul posto di lavoro. In diminuzione gli incidenti sul lavoro mortali, del 33,3%, contro l’aumento in Italia del 10,1%. I più colpiti dagli infortuni sono i lavoratori giovani, nella fascia d’età 15 – 24 anni (+12,1%). In cima alla lista generale c’è Macerata (+1,7%), quindi la provincia di Pesaro-Urbino (+0,7%). Calano invece in provincia di Ancona (-2,2%), di Ascoli Piceno (-0,6%) e di Fermo (-1%).
I dati Inail sono stati rielaborati dall’Ires Cgil Marche. Giuseppe Santarelli, il segretario generale marchigiano della Cgil, commenta: “Continuiamo ad avere troppi incidenti, ancora di più le denunce per malattie professionali. Per questo motivo, la contrattazione al centro deve mettere le condizioni del luogo di lavoro. Le istituzioni esercitino il loro ruolo con controlli di prevenzione, aumentando il numero di vigilanti e reprimano i fenomeni di irregolarità”.
Aggiunge: “Ci preoccupa constatare che i più colpiti sono i giovani, tra i quali il lavoro precario la fa da padrone. Senza combattere questa, non si persegue la dignità del lavoro stesso”.
Vediamo ora i numeri. Nelle Marche gli infortuni sono stati 18.621, di cui 15.776 in occasione di lavoro e 2.845 in itinere (ossia nel tragitto tra casa e lavoro). Rispetto al 2017, siamo a -0,5%. I più coinvolti sono gli immigrati, con una crescita del 6,5% a fronte di una diminuzione degli italiani dell’1,4%. Il settore maggiormente a rischio è quello dell’industria: fabbricazione di mobili (+8%), dei macchinari (+37%) e dei prodotti in metallo (+2,1%). Poi troviamo l’industria alimentare (+2,5%). Crescono gli infortuni pure in campo sanitario e di assistenza sociale (+4,2%).
Per quel che riguarda gli incidenti mortali, troviamo diminuzione ad Ancona (-22%), ad Ascoli (-50%) e a Pesaro-Urbino (-66%): aumenti a Macerata (+50%) e a Fermo, da uno a due. Nelle Marche, aumentano le denunce di malattie professionali del 12%, passando da 5.366 a 6.039. In Italia l’aumento è del 2,5%. Anche in questo caso è il settore dell’industria il più colpito, ma anche quello dei servizi (+17,8%). In diminuzione invece le malattie professionali nell’agricoltura (-9,3%) e nel lavoro pubblico (-9%). Purtroppo, i tumori sono le malattie professionali che aumentano di più in percentuale (+55,2%), poi ci sono malattie del sistema nervoso (+17,1%), osteo-muscolari (+13,9%) e del sistema respiratorio (+3,8%).
Ancona è la provincia con l’aumento maggiore di denunce (+30,5%), quindi c’è Ascoli Piceno (+26,9%), Pesaro-Urbino (+11,2%), Macerata (+4,1%). Solo Fermo è in calo (-6,2%).