Sono oltre 200 le imprese, dall’agroalimentare all’Ict, che in questi ultimi anni hanno preso parte alle iniziative della Regione per cogliere nuove opportunità di business e investimento nei mercati esteri. Tra gli appuntamenti promossi di recente c’è Sardinia Land of Innovation, realizzato con l’Ice – Agenzia per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero delle imprese italiane e inserito nell’ambito del Programma triennale per l’internazionalizzazione, mirato a presentare il sistema Sardegna con alcune delle eccellenze del settore Ict, agli investitori britannici.
All’iniziativa della settimana scorsa a Londra hanno partecipato anche il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessora regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras. «Crediamo molto nel potenziale delle nostre imprese innovative e continuiamo a sostenere le start up, aiutandole ad aprirsi al mondo – ha sottolineato Pigliaru – i dati sull’export continuano a dare segnali positivi e ci incoraggiano ad andare avanti in questa direzione, il “Sistema Sardegna” sta dimostrando di saper fare rete e di avere grandi potenzialità anche oltre i confini nazionali».
L’evento è servito anche per illustrare i progetti Aria, Avio e Sar-Grav, considerati come promettenti motori di sviluppo dell’economia e stimoli per imprese, centri di ricerca e università. «Grazie a questa missione le aziende sarde potranno verificare, sul mercato britannico, l’appetibilità della propria offerta, l’opportunità di avviare un’impresa nel Regno Unito e la possibilità di trovare investitori – ha detto Piras – in questo modo favoriamo l’avvio di imprese in Sardegna da parte di aziende britanniche, siamo la terza regione in Italia per investimenti nel sostegno alle aziende che puntano all’export».