E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Michele Napoli che sottolinea come ”si tratti di un provvedimento molto atteso, per la cui perfetta operatività è mancata solo l’intesa ufficiale in sede di Conferenza Unificata in virtù del dissenso delle regioni a statuto speciale, per il fatto di non essere state incluse nella ripartizione”.
“Siamo al cospetto di un contributo integrativo rispetto alla copertura finanziaria che ciascuna regione deve assicurare con riguardo a queste funzioni – ha spiegato Napoli – il cui ammontare è determinato in proporzione alla presenza degli alunni disabili e che rappresenta per la nostra regione un valido strumento per la realizzazione di un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli”.
“Giova infatti ricordare – ha sottolineato il Vice Presidente del Consiglio regionale – come solo qualche mese fa dati del Ministero della Salute registravano in Basilicata una grave carenza dei servizi di assistenza sanitaria nei confronti dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico, cui la nostra regione riesce a garantire solo 1,14 ore settimanali di trattamento, a fronte delle 8,35 ore settimanali di trattamento a disposizione dei ragazzi autistici residenti in Abruzzo”.
“Un gap di prestazioni – conclude Napoli – che la nostra regione fa registrare anche nell’ambito dell’istruzione e che occorre colmare al più presto, perché il rispetto dei diritti umani di quanti sono meno fortunati di noi passa necessariamente attraverso la reale attuazione di politiche di integrazione scolastica, fondate su una vera e propria rete di servizi attivi sul territorio che necessita di professionalità e capacità umane diverse, in grado di assicurare agli alunni diversamente abili piani educativi individualizzati”.