Todi. Disturbi alimentari: la lotta dell’Etab

La “Consolazione” di Todi tra i suoi fini statutari, ha quello di gestire, utilizzandolo per fini di assistenza e beneficienza, un patrimonio importante e, se vogliamo pensare alla sola Chiesa della Consolazione, di per sé inestimabile.
Senza dubbio, però, il vero valore senza prezzo è il ruolo che l’Ente è chiamato a svolgere, un ruolo sociale al servizio della comunità ed al servizio di chi più ne ha bisogno; ed era, nel pomeriggio dello scorso 14 luglio, tangibile per i tanti che hanno avuto il piacere e l’onore, di partecipare al compleanno del “Centro Disturbi Alimentari” di Palazzo Francisci di Todi.
Una realtà resa possibile per il contributo che nei 15 anni di attività del centro, Etab non ha fatto mai mancare e che, di certo, non verrà meno anche con l’attuale Consiglio di Amministrazione, ma soprattutto una realtà resa possibile e sviluppatasi grazie agli operatori, al personale medico, ai volontari che quotidianamente se ne occupano.
Nel giardino di Palazzo Francisci, animato dalle ragazze, che ne sono ospiti e da un Silvio Muccino, che le ha accompagnate con sincero trasporto, un momento di serenità che ha fatto sembrare, almeno per una sera, facile ciò che facile non è, e che ha reso percepibile che è possibile superare difficoltà e problemi all’apparenza insormontabili.
Il ruolo sociale di Etab è, dunque, l’eredità più grande lasciata da chi ci ha preceduto e da chi, con sensibilità e lungimiranza, ha contribuito alla creazione e al mantenimento nel tempo dell’Ente; eredità che, come da Statuto, spetta all’attuale gestione mantenere e valorizzare.

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