“Guida col cervello” per abbattere infortuni stradali dei dipendenti e costi aziendali: il metodo “Guida a Controllo Intuitivo” di BrainOnRoad

Alessandro Caradonna

Il 20% degli infortuni sul lavoro sono stradali – in itinere o durante le trasferte lavorative – mentre i lavoratori che perdono la vita in strada rappresentano più della metà del totale delle cosiddette “morti bianche”, un dato che proietta gli incidenti stradali al primo posto nella triste classifica delle cause di morte sul lavoro in Italia.

Il nostro Paese risulta essere in perfetta media europea, i progressi delle cure mediche chirurgiche e traumatologiche contribuiscono a contenere il numero di morti, la stessa UNI ha recepito nel 2016 la ISO 39001 relativa alla gestione della sicurezza del traffico stradale, un sistema che può essere adottato da qualsiasi organizzazione, privata o pubblica, che occupa personale viaggiante.

Eppure i numeri, per quanto indicativi di un trend sotto controllo, nonostante l’aumento del traffico su strada e la cronica carenza di infrastrutture adeguate, non offrono un quadro completo della situazione, specialmente dal punto di vista dei costi aziendali che si “nascondono” dietro ogni infortunio sul lavoro.

“Veri e propri costi occulti – sottolinea Alessandro Caradonna di BrainOnRoad – che pesano almeno quanto quelli ‘diretti’. Sono ‘costi’ di natura psicologica per chi ha subito l’infortunio, famiglie comprese, organizzativa per l’azienda che deve sopperire all’assenza prolungata della persona infortunata, senza poi considerare le spese legate alla formazione continua del personale per la sicurezza, alla manutenzione e assicurazione dei mezzi di trasporto”.

Prendersi cura della sicurezza del personale è un aspetto già normato e che le aziende già adottano da anni, ma non esistono, oltre alla citata 39001, provvedimenti che spingono le organizzazioni ad occuparsi con più forza della sicurezza stradale di chi viaggia per lavoro.

“BrainOnRoad – precisa Caradonna – nasce proprio con l’intento di sensibilizzare le aziende sulla tematica degli infortuni stradali del personale e sui rischi che si corrono se non si diffonde una cultura della sicurezza anche al di fuori del perimetro dei locali aziendali. Il nostro prodotto ‘Guida a Controllo Intuitivo’, rappresenta un ‘unicum’ a livello nazionale nella consulenza in sicurezza stradale e nella fornitura di percorsi formativi e strumenti concreti finalizzati a prevenire incidenti del personale viaggiante. Obiettivo? Abbattere fino ad azzerare quei costi occulti che penalizzano le aziende a causa degli infortuni dei propri dipendenti che avvengono sulle strade”.

Non si parla di corsi di guida sicura o di manuali per rispettare le regole stradali: “Per questi aspetti – aggiunge Caradonna – esistono già società specializzate con tanto di ex piloti in veste di docenti e, soprattutto, il Codice della Strada. Noi, invece, grazie al metodo ‘Guida a Controllo Intuitivo’, insegniamo a prevenire gli incidenti prima che avvengano, intervenendo sui comportamenti di chi guida, dotandolo di strumenti concreti per difendersi dai comportamenti sbagliati degli altri ed evitare l’incidente prima che esso accada”.

Nessuna magia, ma solo un approccio che parte da una vera “rivoluzione copernicana” perché, come sottolinea Caradonna, “la vera causa degli incidenti stradali non è, solo esclusivamente, il mancato rispetto delle regole o le condizioni del traffico, dell’asfalto o del clima, ma la distrazione, un elemento ben radicato nel cervello di ognuno di noi e contro cui dobbiamo lottare con armi specifiche. ‘Guida a Controllo Intuitivo’, infatti, interviene sui meccanismi che alimentano, spesso a nostra insaputa, la distrazione, per tenerci sempre concentrati su un’operazione semplice ma spesso sfuggente: il mettere il ‘cervello sulla guida’”.

Il metodo ideato da BrainOnRoad attinge da alcune eccellenze nel campo della psicologia e della programmazione neurolinguistica (PNL): con la prima si comprendono i meccanismi mentali che si innescano durante la guida, con la seconda si adottano adeguate contromisure per ottenere comportamenti funzionali alla guida in sicurezza del personale aziendale che, per motivi di lavoro, utilizza spesso l’auto.

Continua Caradonna: “La forza del nostro metodo? Non regole e consigli in ‘negativo’, stile ‘non  superare i limiti di velocità’ o ‘rispetta le distanze di sicurezza’. Per questo, dicevo, c’è già il Codice della Strada che va sempre rispettato. Ma procedure operative, sperimentate e funzionanti, a partire dalla valutazione del personale viaggiante, passando per una formazione mirata alle reali esigenze dell’azienda attraverso un mix equilibrato tra ore di lezione in aula e ‘compiti a casa’ da parte del personale, dove la ‘casa’ è proprio l’auto che si guida”.

Si parte da un check di tutti i drivers dell’organizzazione, per capire quanto i profili di chi deve guidare un’auto per motivi di lavoro siano in linea con gli standard di sicurezza stabiliti: “Ad esempio – continua Caradonna – cerchiamo di capire la capacità di astrazione dei singoli, ossia la capacità di immaginare uno scenario di ‘possibile incidente’ che si può delineare davanti a determinate condizioni; in più valutiamo le abilità analogiche delle persone, cioè la capacità di fare tesoro delle esperienze passate per evitare i quasi-incidenti che abbiano le stesse possibilità di ripetersi con esiti più drammatici; capire quanto incida sui singoli lo stress psicologico. E così via. Al termine di questa fase si pianifica l’intervento formativo più idoneo per l’azienda ed il suo personale”.

Flessibile e mirata l’offerta ideata da BrainOnRoad per qualsiasi tipologia di azienda: si parte da un pacchetto basic di sensibilizzazione sulla tematica, con una formazione generica che varia da 1 a 4 giornate, fino ad una soluzione diluita nel tempo e dedicata al personale viaggiante diviso in gruppi omogenei, con caratteristiche simili in termini di abilità e predisposizione alla guida.

Guida a Controllo Intuitivo è già stato adottato da molte aziende di svariati settori, dall’Oli&Gas alla GDO, dal Medical fino alle autoscuole che hanno recepito l’innovazione introdotta dal metodo di BrainOnRoad destinato davvero a “farsi strada” in piena sicurezza.

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