Nel 1994, a soli 28 anni, Toni Panzica fonda la sua prima società. Già da quattro anni collaborava con importanti aziende nella sanità pubblica. “Desideravo avere qualcosa di mio – afferma- ed ho capito che era giunto il momento per realizzarlo”. Comincia con un’azienda, la Dar e ben presto diventa distributore unico per la provincia di Trapani di prodotti per anestesia e rianimazione, successivamente con la Cyanamid, produttrice di farmaci e fili di sutura, riesce anche ad avere l’esclusiva per altre province. La necessità di creare figure professionali nuove insieme ad una grandissima ambizione, lo porterà ben presto a mettere su, con l’ausilio della sorella Maria Gabriella, che si occupa di tutto il comparto amministrativo, le aziende che costituiscono oggi la sua forza imprenditoriale.
Attualmente le tre aziende di Toni Panzica si occupano di supportare gli ospedali e le case di cura con gli ultimi ritrovati in fatto di chirurgia generale, anestesia, rianimazione e ortopedia.
“Anche in un mercato non semplice come quello della sanità, i professionisti e i prodotti di eccellenza riescono a fare la differenza – afferma Toni Panzica -. Le multinazionali con cui lavoriamo richiedono dei corsi di formazione periodici per tutto il personale e ogni anno veniamo sottoposti a ricertificazioni. Inoltre i dipendenti vanno incentivati e motivati, solo così si riuscirà ad ottenere veri risultati”.
Un’altra azienda con cui Toni Panzica ha un rapporto lavorativo stabile è Apollo Endosurgery, casa farmaceutica, specializzata nella chirurgia bariatrica.
I risultati raggiunti nella medicina con l’ausilio della consulenza e dei prodotti forniti attraverso le aziende A.Panzica s.r.l., la Biofarm s.r.l., e la Medical Farma s.r.l., costituiscono l’eccellenza nella sanità siciliana. Un esempio potrebbe essere la nuova tecnica di sutura endoscopica, nata dalla ricerca di Apollo Endosurgery, che ha reso possibile l’asportazione, appunto per via endoscopica, di un tumore sottomucoso dello stomaco in una paziente di 51 anni. L’intervento, primo nel mondo, è stato realizzato all’Ismett di Palermo. Affidandosi a questa nuova tecnica i due chirurghi che hanno effettuato l’intervento, hanno evitato il taglio profondo della parete gastrica della paziente, la sutura è stata quasi invisibile e la signora ha ripreso a muoversi al risveglio dall’anestesia. Dopo appena tre giorni è stata dimessa.
Altri importanti traguardi sono stati raggiunti nel campo dell’ortopedia. Con l’uso del braccio meccanico del robot Mako, è possibile posizionare una protesi al ginocchio o all’anca in modo perfetto con margini di errore inesistenti. Il paziente prima dell’intervento verrà sottoposto ad una tac all’arto. I dati risultanti dall’esame verranno caricati sulla scheda software del robot, il cui braccio meccanico è collegato ad un monitor. Il braccio del robot è in grado di far modellare al chirurgo la porzione di osso che andrà a trattare in modo che la protesi aderisca perfettamente. Il braccio meccanico risponde ad un programma ma viene guidato dal chirurgo. I vantaggi per il paziente sono indubbiamente notevoli, minori tempi di recupero ed interventi sempre meno invasivi.
“La salute del paziente e la risposta immediata alle esigenze delle strutture sanitarie, sono alla base del successo delle nostre aziende – conclude con orgoglio Toni Panzica”.
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