Si chiama ‘Restart We are Valnerina’ ed è il nuovo progetto, coordinato dalla Provincia di Terni e finanziato da Anci Umbria con soldi della presidenza del Consiglio dei ministri. È iniziato in quattro comuni della Valnerina per rispondere alle richieste di lavoro dei giovani e rilanciare l’economia dopo gli effetti del sisma.
A presentarlo, in Provincia, il presidente Gianpiero Lattanzi, la dirigente provinciale del settore, Donatella Venti, e dai sindaci di Arrone, Ferentillo, Montefranco e Polino. Presenti anche rappresentanti del Comune di Terni e delle associazioni del territorio. Restart si basa su laboratori realizzati da 18 associazioni, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, gestiti secondo una logica pubblico-privata. Con living-lab e coworking, i giovani dai 16 ai 35 anni potranno acquisire conoscenze nel turismo, nella cultura, nell’enogastronomia, nell’agricoltura, nell’artigianato, nelle feste storico-folkloristiche e nell’arte. In totale, l’investimento è di 124 mila euro.
Da tecniche e saperi si passerà poi al vero e proprio sostegno che verrà dato a chi deciderà per l’attività d’impresa. Lattanzi ha sottolineato: “Le start up devono essere un punto di partenza per giungere a soluzioni concrete per questi territori svantaggiati e così duramente colpiti dai recenti eventi sismici”. Venti ha aggiunto: “I living lab prevedono attività d’impresa e di micro impresa su settori integrati che interpretano la natura e le caratteristiche dei territori della Valnerina. Molto importante è l’utilizzo e l’interazione tra internet e social network, che contribuiscono ad aprire una finestra costante sul territorio. Questi strumenti offrono opportunità anche per i giovani richiedenti asilo”.