Nell’anno del post terremoto i turisti dimenticano Orvieto, in particolare gli stranieri. Nel 2017 nella città della Rupe si è registrato il segno meno sia per gli arrivi (-3,21%, 124.140 turisti) sia per le presenze (-8,41%, 211.431 turisti). E se gli italiani durante lo scorso anno sono leggermente aumentati (+3%), pur scegliendo però il turismo mordi e fuggi (-7% i pernottamenti), gli stranieri hanno fatto registrare un calo significativo (-10%). Questi i dati diffusi dall’associazione ‘Orvieto per tutti’, che ha rielaborato quelli della Regione.
Negli ultimi mesi dell’anno si è registrato un recupero del turismo, in particolare durante Umbria Jazz quando i turisti sono cresciuti del 24%. I dati risentono però della regolarizzazione, grazie alle nuove normative, di circa 200 b&b e case vacanze: solo nel mese di dicembre questi hanno registrato oltre 700 presenze.
Dall’analisi dei flussi turistici emerge anche l’importanza del turismo congressuale: a marzo 2017 si è registrato un -40% sullo stesso mese del 2016, quando in città vennero realizzati diversi convegni; ad aprile dello scorso anno vi è stato un +7%, grazie anche al convegno internazionale del Cnr che ha portato sulla Rupe oltre 400 persone.