Dal recupero dei rifiuti alla consulenza a tutto tondo – export compreso – per le aziende pubbliche e private, grazie al mix di profonda conoscenza del territorio e delle problematiche inerenti al settore dei rifiuti.
Nasce da un’idea imprenditoriale di Maurizio Rinaldi e Samuela Scuppa la Ecostar di Ancona, società di punta del variegato mondo della consulenza specialistica che gravita attorno ai rifiuti.
Ecostar, in particolare, vanta competenze di rilievo nella commercializzazione ed intermediazione di rifiuti speciali non pericolosi e nella commercializzazione di carta da macero, in particolare quella destinata all’esportazione.
“Siamo l’interlocutore privilegiato – precisa Samuela Scuppa – che aiuta sia i gestori degli impianti, sia chi fa la raccolta differenziata, sia chi si occupa di trasporto, ad organizzare al meglio il proprio lavoro, e soprattutto a vendere sui mercati internazionali i materiali di scarto prodotti”.
Ecostar offre un servizio di consulenza “su misura” in grado di analizzare i dati messi a disposizione dagli operatori: dall’analisi di fattibilità tecnico-economica degli impianti di recupero alla valutazione delle performance; dall’analisi del sistema informativo alla costruzione di tavole di confronto tecnico-economico per la scelta di nuovi macchinari; dalla realizzazione di procedure e moduli specifici per la gestione dei rifiuti nell’ambito di processi di certificazione di qualità e/o ambientali, all’organizzazione delle procedure per gli adempimenti relativi al CONAI e ai vari Consorzi di filiera.
In più, Ecostar effettua rilievi di impianti esistenti, progetta layout planivolumetrici di nuovi impianti e/o ampliamenti di impianti esistenti, razionalizzando la linea produttiva; assiste per conto del convenzionato, alle analisi merceologiche di bacino presso CSS Corepla e fornisce agli intermediari senza detenzione e ai trasportatori di rifiuti la figura del Responsabile Tecnico adeguatamente formata.
Altra attività di Ecostar è quella legata alla commercializzazione ed intermediazione dei rifiuti.
“Siamo in grado di collegare i gestori con il mercato – aggiunge Samuela Scuppa – trovando lo sbocco più adatto per il rifiuto, dirottandolo alla vendita o segnalando all’azienda la tipologia di trattamento necessario”.
Per ogni rifiuto va trovata la destinazione più corretta dal punto di vista ambientale, in grado di garantire però un vantaggio in termini economici: Ecostar, dopo un’analisi della specificità del rifiuto, privilegia soprattutto il suo recupero, individua l’impianto di trattamento e il trasportatore adeguati anche in qualità di intermediario dei rifiuti non pericolosi senza detenzione.
“Per ciò che riguarda i materiali siamo specializzati nella vendita all’estero. Curiamo tutti gli aspetti gestionali e operativi dell’azienda, come analisi merceologiche sul prodotto, la preparazione dei documenti necessari, l’organizzazione della logistica, lo sdoganamento e il carico su nave”.
Particolare attenzione all’export per la carta da macero: Ecostar segue tutta la filiera del macero, dalla selezione e lavorazione del rifiuto, al caricamento nei container, al trasporto fino al porto di partenza. Per l’acquirente estero, inoltre, effettua i controlli di qualità, commissiona le analisi chimiche e merceologiche, verifica le autorizzazioni al trattamento, fornisce le foto e tutta la documentazione necessaria alla dogana.
Ecostar opera tra Marche e Abruzzo al servizio di un tessuto industriale di dimensioni medio-piccole, ove le singole realtà non riescono a dotarsi di competenze interne per affrontare problematiche legate al trattamento dei rifiuti e alla loro destinazione: “Ad esempio, i quantitativi di carta da macero sono spesso modesti – precisa Samuela Scuppa – ma noi siamo in grado di mettere insieme la carta prodotta da tante altre aziende e trovare il giusto sbocco per quantitativi più significativi in termini di volumi”.
“Le PMI a conduzione famigliare – conclude Samuela Scuppa – sono strettamente legate al territorio in cui operano, adottando in moltissimi casi percorsi di certificazione ISO 14001, a testimonianza della loro grande attenzione alle tematiche ambientali. Nonostante ciò le aziende del settore dei rifiuti sono quasi sempre viste in maniera negativa, anche quando offrono soluzioni tecnologicamente avanzate o effettuano investimenti che hanno una importante ricaduta sul territorio in termini economici e di nuova occupazione. Purtroppo siamo quelli che ‘inquinano’ e non quelli che ‘risolvono i problemi’. E questo è un peccato, perché se vogliamo parlare di economia circolare non possiamo prescindere dalle aziende che sono protagoniste e garanti di tutto il processo di trattamento dei rifiuti, affinché tutto sia fatto correttamente e nella legalità. La Pubblica Amministrazione e la classe politica dovrebbero tener conto di questi aspetti e sostenere il nostro settore anche dal punto di vista dell’immagine”.
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