Stefania Parisi, direttore Istess, e il direttore artistico di Popoli e Religioni Terni Film Festival, Arnaldo Casali, hanno tracciato il bilancio dopo la chiusura della tredicesima edizione, organizzata dall’Istituto di Studi Teologici e Storico Sociali: “Siamo veramente soddisfatti, è stato un anno storico, che ha segnato un enorme salto di qualità”.
“Il Festival è diventato un evento di rilievo nazionale e internazionale, potrebbe trasformarsi in una delle manifestazioni di maggior prestigio e richiamo turistico dell’Umbria”. Il condizionale è d’obbligo: “E’ indispensabile una presa di posizione e di coscienza delle istituzioni pubbliche che, a tutt’oggi, poco o niente hanno fatto per promuovere e sostenere questa iniziativa, preferendo investire altrove le risorse più significative”.
Il successo dell’edizione 2017 sta nei numeri: 6.800 spettatori al Cityplex Politeama in 11 giorni di gara più due anteprime, 75 ospiti internazionali, 85 opere cinematografiche proiettate, 2 mostre, 5 spettacoli, 4 concerti, un incontro con tutti i rappresentanti delle religioni, una presentazione letteraria, un concorso di poesia, 2 anteprime nazionali, 4 anteprime assolute, 3 giurie internazionali, 3 registi stranieri accreditati per fare reportage sul festival. Grazie al lavoro di 30 volontari e 6 stagiste, con un costo totale di 80 mila euro, ancora da coprire.
Dice Parisi: “Abbiamo ricevuto 28 mila euro dalla Fondazione Carit, 13 mila dalla Regione Umbria, 10 mila dalla Conferenza Episcopale Umbra. Per il resto, abbiamo partecipato a un bando del Mibac, stiamo ancora aspettando gli esiti per poter andare in pareggio con le spese e tornare a dormire tranquilli”.
A margine della conferenza, è stata annunciata una novità: il prossimo 5 gennaio, alle 21, si continua a sviluppare il tema Metamorfosi del Festival 2017, si celebrano i 40 anni dalla morte di Charlie Chaplin, scomparso il giorno di Natale del 1977. Lo spettacolo vedrà protagonista l’attrice e doppiatrice, nonché fondatrice a Terni della Scuola di recitazione Mumos, Marzia Ubaldi, su testo di Arnando Casali e immagini sulla vita del grande artista, con il montaggio di Aferdita Demiri e Luca Mannoioli. Musiche dal vivo composte da Chaplin ed eseguite alla fisarmonica da Emanuele Giorgini. Al termine dello spettacolo, la proiezione di ‘Tempi moderni’ in versione restaurata.