Maggiore valorizzazione delle imprese private nel trasporto pubblico locale. E’ quanto chiede Enrico Ceccarelli, appena rieletto presidente del CAM, il consorzio artigiano che dal 2002 raggruppa le oltre 100 imprese e consorzi del settore aderenti a Cna e Confartigianato. “Le imprese artigiane – afferma – svolgono un ruolo indispensabile ed insostituibile nel trasporto pubblico locale umbro e meritano di occupare uno spazio maggiore”.
Un’analisi del settore che arriva in vista della prossima gara del trasporto pubblico locale. “Entro il 2018 – dichiara – dovrà essere definito il nuovo piano di bacino e indetta la gara del trasporto pubblico locale, che potrebbe rappresentare un’occasione importante per dare finalmente una svolta al sistema di gestione del settore”. Un sistema che oggi conta “in Umbria la percentuale di operatori privati che hanno in gestione servizi di trasporto pubblico tra le più basse d’Italia: appena il 10% rispetto a regioni in cui si arriva anche al 30%. Eppure le imprese aderenti al Cam danno un contributo importante all’occupazione, all’economia regionale e alla mobilità degli umbri con gli oltre 1000 addetti, i circa 4 milioni di chilometri annui percorsi e le migliaia di persone che ogni giorno usufruiscono del servizio. Imprese che, accanto al Tpl, operano nel trasporto scolastico nel turismo”. “È arrivato il momento – prosegue Ceccarelli – di valorizzare meglio soggetti che, prestando servizio su linee a bassa intensità e in località svantaggiate, svolgono un ruolo insostituibile e non attuabile dai grandi operatori”.
Con circa 150 autobus, Cam rappresenta un insostituibile patrimonio per la realtà regionale, che è alle prese con un processo di riorganizzazione che deve tenere ben saldi i principi dell’efficienza e dell’economicità dei servizi. “Di fronte al profondo mutamento delle esigenze di mobilità della collettività e alla scarsità di risorse disponibili, crediamo che le imprese artigiane del settore dei trasporti siano in grado di esprimere livelli di flessibilità, capacità, economie di scala e soluzioni organizzative innovative che le Istituzioni potranno sfruttare a vantaggio degli utenti. Noi – conclude Ceccarelli – siamo pronti ad assumerci nuove responsabilità ed a investire su progetti condivisi del comparto per migliorare la qualità della risposta alle esigenze dei cittadini”.